È lì che gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti, diretto da Giuseppe Sangiovanni, hanno trovato la donna, fuggita di casa dopo l'ennesima aggressione da parte del convivente che, da quando si era trasferito da lei, aveva mostrato atteggiamenti aggressivi nei suoi confronti dovuti al consumo eccessivo di alcol. Ogni volta però, malgrado le percosse subite, lei non era ricorsa a cure mediche per timore di conseguenze peggiori.
Geloso e possessivo, la costringeva a mangiare solo quando e quello che decideva lui e se provava a ribellarsi lui la colpiva con calci. Inutili i tentativi di mandarlo via di casa. Fino a ieri, quando la vittima si è rifiutata di pranzare, colpita di tutta risposta con un pugno sulla spalla, minacciata con un coltello e costretta a finire le cose nel piatto. Più tardi, uscito da casa il compagno, la donna si era messa a letto sperando che la lasciasse tranquilla. Rientrato intorno alle 18, invece, l'ha costretta a consegnargli il telefono cellulare per poter controllare le chiamate in entrata e in uscita.
L'ha afferrata per le gambe trascinandola e facendola cadere a terra, puntandole un coltello alla gola per evitare che chiamasse il 112. Quando i poliziotti sono entrati nell'appartamento hanno trovato l'uomo, un moldavo di 32 anni già noto alle forze dell'ordine, in evidente stato di alterazione: bloccato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
La donna ha riportato un trauma alla spalla con prognosi di 7 giorni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA