Livorno, donna trovata morta in un sacco a pelo, nuora arrestata: cadavere fu nascosto sotto il letto dei bambini
Secondo la ricostruzione degli inquirenti - ad indagare è il pm Eleonora Fini - l'escalation di violenza avrebbe avuto inizio lo scorso marzo quando il giovane, incensurato, torna a vivere a casa del padre non sapendo dove andare. Per guadagnarsi da vivere si arrangia con dei lavoretti saltuari, che non gli permettono di pagare un affitto. Ma con lui c'è anche la sua nuova ragazza, una 19enne di nazionalità romena. Fra padre e figlio i rapporti non sono buoni. Anche perché, l'uomo, un operaio, non ha nessuna intenzione di condividere la sua casa con quella ragazza, che il giovane ogni tanto vorrebbe far dormire nella sua cameretta: «Non ce la voglio». I contrasti tra i due spesso sfociano in liti burrascose e in più occasioni il padre si ritrova a chiamare le forze dell'ordine per placare l'ira del figlio. Il 19 dicembre, dopo l'ennesimo violento litigio, il 21enne riceve un ammonimento orale del questore di Roma: al giovane viene intimato, in maniera ufficiale, di astenersi dall'aggredire il padre. La speranza delle autorità è che il provvedimento metta un freno alle violenze del giovane. Ma le cose in casa continuano ad andare male. I dissidi fra i due non cessano. Tanto che venerdì notte il copione si ripete.
Non è ancora scoccata la mezzanotte quando Il 21enne rincasa. Non è solo, con lui c'è anche la fidanzata. I due si addormentano nella camera di lui. Il papà è fuori per una cena, quindi tutto fila liscio. Quando l'uomo rientra, però, si accorge dell'ospite indesiderato e va su tutte le furie: «Lei non la voglio qui. Questa è casa mia e decido io chi dorme qui. Se ne deve andare a dormire a casa sua». La situazione degenera e i due vengono alle mani. Volano schiaffi, spinte e insulti. Sul posto intervengono gli agenti del commissariato Esposizione, che a fatica sedano la lite. Il ragazzo, sui cui grava l'avviso orale del questore, viene arrestato per maltrattamenti in famiglia. Il padre dolorante, riporta ferite giudicate guaribili in due giorni. Uno dei poliziotti, invece, viene aggredito dalla ragazza che, per evitare il fermo del fidanzatino, gli rifila un morso sul braccio (sette giorni di prognosi). La 19enne romena viene denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il giovane, difeso d'ufficio dall'avvocato Fabio Gravagnuolo, viene invece portato a Regina Coeli, dove rimane per due giorni. «Ha aggredito la mia fidanzata». Quando il 21enne ieri mattina si è ritrovato a piazzale Clodio di fronte al Gip Clementina Forleo per la convalida dell'arresto, ha spiegato la genesi della sua reazione contro il padre burbero, che avrebbe mancato di rispetto alla sua fidanzata (tanto che la giovane ha sporto querela contro l'uomo).
Nei suoi confronti, il giudice, dopo aver ribadito il diritto del padre, in quanto titolare dell'immobile, di decidere chi ospitare nella sua abitazione, ha disposto il divieto di avvicinamento, ordinando la scarcerazione. Se vorrà evitare gli arresti domiciliari, dovrà tenersi alla larga dalla casa paterna. Libero di frequentare la sua fidanzata, insomma, a patto che sia lontano dagli occhi di papà.
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