Roma, Parco di Centocelle a rischio sanitario e ambientale: dopo gli sgomberi, inquinamento da materiali interrati

Roma, Parco di Centocelle a rischio sanitario e ambientale: dopo gli sgomberi, inquinamento da materiali interrati
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Lunedì 17 Febbraio 2020, 20:16
Rischio sanitario e ambientale dal Parco di Centocelle. «La grave situazione ambientale del parco di Centocelle, determinata anche da materiali di diversa natura interrati dopo gli sgomberi dei campi rom limitrofi, Casilino 700 e 900, è assimilabile a quella della Campania, tristemente nota come terra dei fuochi». Laura D'Aprile, ingegnere a capo della direzione Rifiuti capitolina, oggi nell'ambito di una seduta congiunta delle commissioni Cultura e Ambiente del Campidoglio, ha sottolineato che «Cnr e Arpa Lazio, su incarico della direzione rifiuti, hanno svolto indagini ambientali con il supporto della polizia locale. È emersa una situazione di inquinamento diffuso sui terreni municipali, una condizione assimilabile a quella che c'è in Campania» e quindi «gli interventi» inerenti al secondo stralcio di lavori per la messa in sicurezza e bonifica dell'area «devono essere calibrati su effettivi rischi sanitari e ambientali».

Per il secondo stralcio dei lavori inerenti alla bonifica del parco di Centocelle il Campidoglio ha stilato una convenzione quadro il 31 ottobre del 2019 affinchè il Provveditorato opere pubbliche possa, come stazione appaltante, procedere alla progettazione degli interventi necessari alla rimozione dei rifiuti che sono interrati o sono stati bruciati in passato nel canalone e di conseguenza alla messa a gara dei lavori. Bisognerà attendere però l'approvazione definitiva, a seguito di assestamento di bilancio, della somma di 500 mila euro messa a disposizione dall'amministrazione capitolina. È quanto emerso nel corso della seduta dove è stata ascoltata Laura D'Aprile, che ha spiegato: «Per rimuovere i rifiuti abbiamo dato mandato che tutto quello che era fuori terra venisse rimosso. Quello che è dentro il canalone ed è combusto, è materiale che Ama non può prendere e deve essere oggetto di un intervento specialistico. Un intervento per cui serve una procedura di evidenza pubblica estremamente specialistica e complessa
».

«Il 31 ottobre 2019 quindi abbiamo stilato una convenzione quadro con il Provveditorato opere pubbliche come stazione appaltante per queste opere.
Sui 500 mila euro per la messa in sicurezza e la bonifica, risorse inserite nel piano 2020-2022, è atteso l'assestamento bilancio per l'approvazione definitiva di queste risorse e poi il provveditorato potrà bandire le gare
». Gli interventi finanziati riguardano non soltanto il parco di Centocelle ma la bonifica anche di altre due aree, Monte Stallonara e Lunghezza. Insoddisfatti i cittadini che nel corso di una seduta turbolenta, interrotta più volte, hanno chiesto tempi più celeri. «Nel parco ci sono due canaloni, uno è il tunnel scavato per il tram, l'altro è dietro i rottamatori ed è naturale. Sono una bomba ecologica. Se ci dovessero essere degli incendi si crea un disastro ecologico con quello che c'è sotto«, hanno spiegato da uno dei comitati di Centocelle.

Dalle opposizioni il consigliere del Pd, Orlando Corsetti, ha proposto che «si proceda in somma urgenza se c'è pericolo ambientale, visto che, se ancora deve essere indetta la gara, ci vorrà almeno un altro anno», mentre per il consigliere di Fd'I, Francesco Figliomeni, «i rifiuti sono in più punti del parco, almeno tre, il problema è diffuso e servirebbero tempi più celeri anche per poter arrivare alla realizzazione delle opere previste». La rinascita del parco dovrà passare infatti per lo sviluppo di un polo museale di cinque piani che raccolga i reperti rinvenuti, o già presenti nell'area, e per il recupero della Villa di età imperiale. Tre gli appalti per raggiungere questo obiettivo. «Due gare sono state già espletate - ha spiegato un tecnico della Sovrintendenza capitolina - Una attende l'affidamento, poichè l'intervento preliminare delle indagini archeologiche è indispensabile. L'altra gara riguarda l'organizzazione del nuovo spazio museale su 5 piani, è stata affidata e si sta lavorando alla progettazione. La terza gara per la musealizzazione di una delle grandi ville è in corso di affidamento, la commissione sta valutando le offerte tecniche presentate da 8 studi. Si chiuderà a distanza di un mese». 
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