Ostia, niente manutenzione in strada: i vigili a guardia delle buche

Ostia, niente manutenzione in strada: i vigili a guardia delle buche
di Moira Di Mario​
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Sabato 4 Maggio 2019, 10:19

Strade di Ostia senza manutenzione e gli agenti della polizia locale costretti per ore a presidiare le buche per evitare che i cittadini ci finiscano dentro. È successo il primo maggio e poi di nuovo il giorno dopo in via del Mare, disseminata di crateri più o meno grandi. Il contratto con la ditta appaltatrice è scaduto da circa 4 mesi, i fondi, oltre un milione di euro, sono stati stanziati dal X Municipio a novembre, ma la gara è ancora ferma al Dipartimento sviluppo, infrastrutture e manutenzione (Simu) del Capidoglio che solo di recente ha aperto le buste. A dirlo è stato il direttore dell’ufficio tecnico del Municipio, Nicola De Bernardini, durante la seduta del consiglio il 2 maggio scorso, ipotizzando l’affidamento alla nuova ditta «forse entro giugno». Sempre che le aziende escluse non facciano ricorso.
 



GLI STANZIAMENTI
La cifra impegnata dall’esecutivo 5 Stelle della presidente Giuliana Di Pillo sarebbe troppo alta per consentire all’amministrazione di procedere in autonomia e così la gara è stata gestita direttamente da Roma. Intanto però i cittadini del X, il Municipio più grande della Capitale, rischiano la vita tutti i giorni nonostante il limite di 30 orari imposto dal comandante della polizia locale del X Gruppo, ormai quasi un anno fa. «Si può rompere una macchina, si può cadere da una moto anche a quella velocità – contestano i pendolari – l’asfalto rifatto pochi mesi fa in alcuni tratti della Colombo è già saltato».

 
 


LA DENUNCIA
«Purtroppo non essere un Comune fa sì che, come altri Municipi, siamo a ricasco del Campidoglio – dice Andrea Bozzi consigliere di opposizione di “Un Sogno Comune” - e così, tra un bando a rilento e l’altro, si generano drammatici vuoti manutentivi che pagano i cittadini sulla propria pelle. Ma nel X la situazione, se possibile, è peggiore. Basta girare su due o quattro ruote ovunque per saperlo ed ormai anche i famosi cartelli di limiti a 30 orari che mise l’amministrazione per tutelarsi, esponendosi al ridicolo, non bastano più, perché anche a dieci all’ora in certi casi puoi farti male. Ci sono strade, a dirla tutta, che andrebbero chiuse perché troppo pericolose, ma va salvaguardata la viabilità che altrimenti andrebbe in tilt. Speriamo solo che a maggio non piova – conclude - e ai cittadini che subiscono danni dico di chiedere rimborsi al Comune, perché anche se la trafila è lunga, alla fine è giusto essere rimborsati da chi non sa garantire i servizi minimi a chi paga le tasse». La presenza degli agenti a ridosso delle buche, in auto o per strada come birilli, non risolve il problema. Così come è servito solo da tampone, qualche mese fa quando, dopo le piogge torrenziali, i vigili si sono armati di sacchetti di catrame e hanno tappato i crateri. Sono decine le strade dissestate, ridotte in pessime condizioni sia nelle zone periferiche che in quelle più centrali: viale dei Pescatori, via di Saponara, via Macchia di Saponara, via Ostiense, via dei Romagnoli, solo per citarne alcune. L’amministrazione municipale ammette di conoscere il problema, ma a parte stanziare in somma urgenza poco più di 35mila euro per sistemare qualche piccolo tratto, sostiene di non poter fare di più.

IL FAI-DA-TE
Così in attesa dell’affidamento alla nuova ditta di manutenzione da parte del Campidoglio, i residenti di diversi quartieri si organizzano come possono. C’è chi tappa i crateri con banchetti, sedie e altri attrezzi a disposizione e chi invece le cerchia con la vernice per avvisare gli automobilisti del pericolo. I primi a rimboccarsi le maniche e a dipingere le buche sono stati, ormai un paio di anni fa, i cittadini di Ostia Antica e Saline. «Fu una provocazione – dice Gaetano Di Staso, vicepresidente del Comitato di quartiere – le strade erano piene di buche e dopo le richieste d’intervento rimaste lettera morta, ci venne in mente di cerchiarle con la vernice spray gialla per avvisare del pericolo gli automobilisti e soprattutto i motociclisti. Poi avevamo deciso di coprirle da soli, ma quando siamo scesi in strada con i sacchetti di catrame, siamo stati fermati dai vigili urbani».



Da allora la situazione è peggiorata. «Abbiamo anche consegnato una raccolta firme all’assessore ai Lavori pubblici del X Municipio, Claudio Bollini – aggiunge Di Staso – con l’elenco delle vie più pericolose, ma stiamo ancora aspettando un intervento».
A cerchiare i crateri era stata un anno fa anche Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, la ragazza romana di 25 anni vittima di una caduta in moto su via Ostiense il 6 maggio 2018. Le indagini hanno accertato che Elena non andava veloce in sella alla sua Honda Hornet 600 e che la giovane sarebbe caduta molto probabilmente a causa dell’asfalto disconnesso, già segnalato anche dagli agenti del X Gruppo. Qualche settimana dopo la tragedia la mamma di Elena iniziò a dipingere con la vernice le buche di Roma e Ostia per avvisare del pericolo i tanti giovani centauri. 

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