Ospedali, paura a Roma: terapie intensive piene, fino a 24 ore di attesa per avere un posto

Ospedali, paura a Roma: terapie intensive piene, fino a 24 ore di attesa per avere un posto
di Flaminia Savelli
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Domenica 28 Marzo 2021, 23:59 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:49

Un aumento costante e progressivo, non solo dei positivi al Covid ma anche dei ricoveri. A preoccupare ora sono le terapie intensive: 370 dei 450 letti previsti nella rete ospedaliera regionale sono già occupati. Il primo aumento è stato registrato la scorsa settimana, tra domenica e lunedì. Quando le ambulanze sono rimaste bloccate nei piazzali dal Sant’Eugenio, al Sant’Andrea, all’ospedale dei Castelli, al policlinico Tor Vergata e al San Giovanni. Un blocco solo di un paio d’ore ma che aveva fatto scattare comunque diversi campanelli d’allarme. «Nell’ultima settimana, la media è stata di un letto libero di terapia intensiva al giorno a ospedale» spiega Giulio Maria Ricciuto, presidente Simeu Lazio e direttore del DEA della Asl Roma 3.

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I ricoveri

Ancora ieri per esempio al San Camillo Forlanini, sui 10 posti a disposizione della terapia intensiva Covid, solo uno era ancora libero.

All’Aurelia Hospital invece, erano già occupati i 16 previsti. Ancora: al San Giovanni Addolorata nel reparto Covid di pneumologia sulle 22 postazioni, 21 erano occupate dai pazienti. Con le procedure per i ricoveri che stanno rallentando: dalla registrazione al pronto soccorso a un posto in reparto, l’attesa arriva fino a 24 ore. Così le sale per le emergenze si stanno “trasformando” in camere d’ospedale. Come già era accaduto nella seconda ondata della pandemia: «La differenza oggi - spiega il dottor Ricciuto- è che siamo più preparati e che per i ricoveri ordinari abbiamo più margini. Aspettavamo questo picco non appena abbiamo visto i numeri salire dalla seconda metà di marzo. L’obiettivo al momento è stabilizzare quanto prima la situazione». L’allerta dunque resta alta e la prossima settimana sarà decisiva.

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Il piano

Ma come ordinato dalla Pisana dallo scorso 20 marzo tutti gli ospedali hanno aumentato letti e postazioni del 30%. Per i malati non gravi dunque sono a disposizione 4 mila posti di cui, secondo l’ultimo bollettino regionale, 2881 sono occupati. «Ad alleggerire la pressione sugli ospedali ci sono anche le strutture accreditate dove vengono trasferiti i pazienti» precisa ancora Ricciuto: «Avviene tutto in automatico, dalla piattaforma regionale. I malati vengono trasferiti nel primo letto disponibile. Ma per il momento - conclude- il problema è proprio nelle terapie intensive perché i letti stanno diminuendo». Mentre c’è ancora margine per i ricoveri ordinari. Tanto che le percentuali di occupazione sono meno critiche, anche se oltre la soglia del 30%: dallo scorso lunedì la percentuale è al 34%.
Intanto secondo l’ultimo bollettino della Ragione Lazio ieri i nuovi positivi al Covid sono stati 1.836 (+11), 14 i decessi (-1) e +677 i guariti. Sono diminuiti i decessi, mentre aumentano i casi e i ricoveri e le terapie intensive. Dagli ultimi dati, il rapporto tra positivi e tamponi è a 12%, ma con gli antigenici la percentuale scende al 6%.
Aumentano invece i casi a Roma che toccano quota 900. Mentre le vaccinazioni verso la soglia di 1 milione di dosi somministrate. Nello specifico, sono 968.281 mila le persone che hanno ricevuto almeno una dose. 
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