GLI ALLOGGI PUBBLICI
E - come si sente dire in certi programmi tv - non finisce mica qui: in perfetta sintonia con quanto deciso dal Pd alla Regione Lazio, anche il Comune ha deciso di assegnare una quota delle case popolari a chi ha occupato un immobile in barba alla legge. Gli assessori capitolini al Patrimonio e alle Politiche Sociali, con una direttiva del 30 gennaio, hanno sollecitato i rispettivi dipartimenti «per l’assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica, da destinare all’emergenza abitativa». Tradotto: agli occupanti. Sempre nella delibera approvata il 21, si parla esplicitamente degli inquilini illegali già censiti e si chiede di calcolare di «quelli da trasferire negli alloggi ERP destinati all’emergenza abitativa, individuando tra gli alloggi messi a disposizione dal dipartimento Patrimonio per il co-housing» il modello «più adeguato ai singoli nuclei». Già la Regione, come svelato dal Messaggero, varando il collegato al bilancio, ha previsto di destinare quasi 5mila case popolari agli inquilini illegali: il 10% dei 48mila appartamenti gestiti dall’Ater. Anche se quelli effettivamente liberi sono molti meno, qualche centinaio. Nel frattempo gli sgomberi restano paralizzati.
TUTTI I RINVII
Le scadenze fissate a luglio 2019 sono già saltate: l’anno scorso avrebbero dovuto essere liberati due palazzi.
Uno a viale Caravaggio a Tor Marancia, l’altro a Torpignattara, la sede dell’ex Asl Roma C di via Tempesta. Entro marzo, poi, era in calendario lo sgombero di un altro stabile sulla Prenestina. Tutti obiettivi falliti. Ancora deve essere liberato il primo palazzo in lista. Dopo il vertice della scorsa settimana, il Comitato per l’ordine pubblico si rivedrà a metà del mese prossimo. Ma neanche quella data sarà decisiva. L’orizzonte per lo sgombero di viale Caravaggio, spiega chi ha partecipato alle riunioni in Prefettura, è stato spostato a giugno. Sempre che non si registri l’ennesimo rimando. Nel frattempo il conto dello Stato - e quindi di tutti i contribuenti - cresce ogni giorno che passa. Solo per l’immobile di Tor Marancia la Prefettura paga 260mila euro di danni al mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA