Roma, riapre il Pantheon tra mascherine e termoscanner. Pronti anche Etrusco, Appia e Barberini

Roma, riapre il Pantheon tra mascherine e termoscanner. Pronti anche Etrusco, Appia e Barberini
di Laura Larcan
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Domenica 7 Giugno 2020, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 15:29
C’è chi apre e chi rimanda. Le misure di sicurezza dettate dai protocolli anti-Covid scandiscono l’agenda della cultura. La fase 2 dei musei del Ministero dei beni culturali e del turismo continua, ma per qualcuno ancora non c’è una data sicura. Il grande protagonista della settimana sarà il Pantheon, pronto a schiudere i portoni di bronzo martedì 9 giugno. Mascherine, ingressi contingentati, termoscanner, tutto in modalità sicurezza. Un evento a lungo atteso per il monumento più visitato di Roma e d’Italia con quasi 9 milioni di visitatori nel 2019, complice ovviamente l’ingresso gratuito.

Il tempio voluto da Augusto nel cuore del campo Marzio e ristrutturato dall’imperatore Adriano, si era visto solo virtualmente durante i mesi di lockdown, in occasione della cerimonia dedicata a Raffaello Sanzio, lo scorso 6 aprile, per i 500 anni dalla morte (l’artista è seppellito nel monumento dedicato a Santa Maria ad Martyres) quando un mazzo di fiori e rose sono state deposte sul sepolcro. Da martedì il capolavoro dell’architettura romana tornerà visibile.

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Per un monumento che riapre, un altro resta ancora chiuso. Il Vittoriano era stato annunciato per il 4 giugno, ma la riapertura slitta ancora, in attesa che venga definito il piano organico dei custodi. Si sta lavorando per riaprirlo entro la settimana prossima, precisano dagli uffici. Sempre il 9 giugno porte aperte finalmente al Museo Etrusco di Villa Giulia sotto la direzione di Valentino Nizzo. Un taglio del nastro molto atteso per il patrimonio di Roma. L'Etrusco è infatti uno dei musei più importanti della Capitale, oltre che un'oasi incontaminata di bellezza con il suo giardino puntellato di monumenti. Per l’occasione Valentino Nizzo ha proposto l’originale offerta: «Per tutta la giornata i funzionari offriranno visite gratuite a piccoli gruppi su prenotazione e io stesso accoglierò i primi 10 visitatori all’apertura e li porterò con me eccezionalmente nel livello inferiore del ninfeo». E al Museo sono arrivate fior di mail di appassionati, anche da altre regioni: «Direttore, partirò di notte lunedì dal veneziano per arrivare prima della vostra apertura delle 9».

Fervono i preparativi anche al parco archeologico dell’Appia Antica capitanato dall’architetto Simone Quilici. Partenze scaglionate per tutto il mese di giugno per i tesori della Regina Viarum, polmone di meraviglie storiche e natura. L'appuntamento è con ogni giovedì del mese. Si comincia dall’11 giugno con il parco delle Tombe Latine sull’Appia Nuova. Da mettere in agenda, poi, il 18 giugno con la riapertura della Villa romana a Capo di Bove, sede anche dell'Archivio di Antonio Cederna, e dell’Antiquarium di via Lucrezia Romana. Il 25 giugno si rivedranno il complesso di Cecilia Metella e la grande Villa dei Quintili. Attenzione, le aperture saranno dal giovedì alla domenica. L’apertura fino alle 18 riguarda il museo di via Lucrezia Romana. Gli altri siti chiuderanno alle 19 (mezz’ora in più rispetto al passato).

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Scaldano i motori anche le Gallerie nazionale d’Arte antica di Palazzo Barberini e Corsini. Le due sedi guidate da Flaminia Gennari Santori riaprono l’11 giugno, dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 18. «La decisione di ridurre giorni e orari di apertura è stata presa - dichiara la direttrice - con il doppio obiettivo di tutelare i lavoratori e contribuire, per quello che possiamo, a ridurre l’impatto sulla mobilità urbana negli orari di punta». Prorogate le mostre in corso prima della quarantena: “Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio” a Palazzo Barberini e “Rembrandt alla Galleria Corsini: l’Autoritratto come san Paolo”. Si attendono ancora le date, invece, per le Terme di Caracalla e il Museo Nazionale Romano.
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