Roma, insulta i vigili dopo una multa: «Siete fannulloni e rubate lo stipendio». Assolta con formula piena

Donna fermata contromano sulla rampa dell’Ara Pacis: non aveva il permesso Ztl

Insulta i vigili dopo una multa: assolta con formula piena
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 18:05

Un monologo di insulti e minacce riservato ai vigili urbani non sempre costituisce reato. Almeno in base a una sentenza emessa ieri mattina dal giudice monocratico di Roma. Il processo (durato anni) a carico di una funzionaria di banca romana accusata dalla procura e da un dettagliato resoconto della Polizia Locale di aver recitato ininterrottamente, per dieci minuti, offese pressoché irripetibili a due vigili urbani che l’avevano multata, mentre viaggiava contromano di fronte all’Ara Pacis, non si è concluso, infatti, con una condanna esemplare, ma in una sentenza assolutoria con formula piena. Forse perché sulle annotazioni di servizio non erano riportati i nomi di testimoni, pur indicati a margine? Le motivazioni si conosceranno tra un mese. Intanto la donna, assistita dall’avvocato Donatella Amicucci, è stata assolta dall’accusa di minacce finalizzate a impedire a un pubblico ufficiale di compiere il proprio ufficio.  Agli atti, però, restano i verbali, le imputazioni e, da ieri, la sentenza. È la mattina del 3 marzo del 2015. «Ore 11,05», annotano un funzionario e una ispettrice del I Gruppo Trevi.

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Il verbale

Agli atti, però, restano i verbali, le imputazioni e, da ieri, la sentenza. È la mattina del 3 marzo del 2015. «Ore 11,05», annotano un funzionario e una ispettrice del I Gruppo Trevi. «Eravamo impegnati al varco di accesso Ztl di piazza Augusto Imperatore, quando notavamo un veicolo marca Mercedes che, proveniente da Lungotevere in Augusta, impegnava in senso vietato la rampa dell’Ara Pacis entrando così in Ztl.

Prima ancora di avvicinarci al veicolo la conducente scendeva iniziando a inveire: “Siete aggressivi, arroganti, maleducati, fannulloni, vi dovreste vergognare, rubate lo stipendio, siete sempre al bar in gruppi di cinque a chiacchierare, siete ignoranti, andate a studiare, andate a comprare i libri, siete ignobili, siete la rovina della società, voi non lavorate , rubate i sodi. Datemi i vostri nomi che vi denuncio. Vi pago io con i soldi delle tasse... Quanto ci mettete per fare un verbale! Che ci vuole la Treccani?”. Tali frasi - si legge ancora nel verbale - venivano urlate dalla signora in mezzo alla strada più volte e in maniera continuativa tanto che agli scriventi non veniva data la possibilità di parlare, neanche per provare a calmare i toni del monologo». Insulti che si è arrestato solo alle 11.15». Nel frattempo i due caschi bianchi avevano redatto le multe anche per la circolazione in Ztl sprovvista di autorizzazione, 112 euro. Contravvenzione mai contestata e subito pagata dall’imputata, che in realtà, non ha mai ammesso lo sproloquio e ora è stata assolta. 

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