Movida violenta, ecco la stretta: blitz e sigilli ai locali del litorale

Movida violenta, ecco la stretta: blitz e sigilli ai locali del litorale
di Marco Pasqua
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Sabato 25 Maggio 2019, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 15:21

Se le discoteche più popolari della Capitale, durante i mesi invernali si avviano verso il loro finale di stagione, la movida ha già iniziato a trasferirsi sul litorale, in particolare tra Maccarese e Fregene. Un trasferimento monitorato con attenzione dalla Questura, che ha intenzione di sorvegliare i locali più a rischio, dal punto di vista dell'ordine pubblico. Alcuni di questi, potrebbero già essere interessati da provvedimenti di chiusura, in applicazione dell'articolo 100 del Tulps: in particolare la Rambla, a Maccarese, teatro di una rissa, lo scorso 1° maggio; e il pub Rumors, a Ostia. L'obiettivo è quello di spostare verso queste località il modello della tolleranza zero verso gli eccessi della movida, introdotto dal questore, Carmine Esposito, coadiuvato, tra gli altri, dalla polizia amministrativa. Una vera e propria stretta, che, a Roma si è già tradotta nella chiusura dei locali più popolari, dal Qube al Planet, fino all'ultima, quella del Factory (al quale, dopo lo stupro di gruppo di una 21enne, potrebbe addirittura essere revocata la licenza).

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PARTY
E così, ecco che a finire nel mirino potrebbe essere, tanto per cominciare la Rambla (in via Praia a Mare). Qui l'estate è iniziata alla fine di aprile: il 25 è stata organizzata una festa alla quale hanno preso parte, secondo quanto dichiarato dagli stessi organizzatori, diecimila persone. Un dato che ha allarmato le forze dell'ordine visto che la concomitante presenza di così tanti giovanissimi unita al consumo di alcolici richiede una gestione da grande evento. Ma non basta: il primo maggio, fuori dalla discoteca è avvenuta una rissa. Poco dopo le 19, due gruppi si sono fronteggiati per cause in corso di verifica: una persona è stata trasferita per traumi, in codice giallo, all'Aurelia Hospital, mentre un'altra ha rifiutato il trasporto in ospedale. Sorvegliato speciale anche il Blanco e lo stabilimento La Vela, già oggetto, la scorsa stagione, di una chiusura per motivi di ordine pubblico. Nel 2018, un padre, per vendicarsi dei buttafuori che non avevano fatto entrare il figlio, aveva lanciato il suo furgone contro il cancello del locale.

Luogo cult di Roma Nord, noto per i fiumi di alcol, venduto nei bicchieroni giganti multi-cannucce, ostentati nelle storie di Instagram di tanti adolescenti in trasferta. Altri luoghi di grande richiamo sono il Singita che ha un pubblico più selezionato e notti meno moleste (almeno fino alla scorsa stagione) - e poi l'Espargo a Maccarese. Molto popolari anche gli aperitivi e le serate del Blu, a Fregene: anche qui le forze dell'ordine verificheranno, nel corso della stagione, la regolarità dei buttafuori e degli allestimenti. A Ostia, invece, le forze dell'ordine hanno inviato al questore, secondo quanto si apprende, una richiesta di chiusura per il Rumors Hangout, in via della Fusoliera: si trova a pochi metri dal mare e ai primi di maggio è finito su tutte le cronache per una lite degenerata in sparatoria (due le persone arrestate, autori di un vero e proprio raid punitivo per una donna contesa). Chiaramente, i controlli di polizia e carabinieri non tralasceranno i locali romani, ma è chiaro che le serate in grado di richiamare un alto numero di partecipanti sono concentrate proprio sul litorale.
 

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