È una stretta minimal quella che in teoria dovrebbe razionare la movida di Roma. Mentre la curva dei contagi nel Lazio corre a ritmi mai visti prima, per il momento si procede col transennamento (parziale) di appena 4 piazze. Tanti rioni noti per gli affollati raduni notturni rimarranno sprovvisti perfino dei nastri gialli della Municipale, da San Lorenzo a Ponte Milvio, a piazza Bologna. Nella Capitale, poi, nessuna piazza sarà davvero «off limits», chiunque potrà transitare, a patto che ci si diriga verso bar e ristoranti che affacciano sugli slarghi. Non ci sarà nemmeno un “numero chiuso”, come ipotizzato all’inizio: sia i vigili che le forze dell’ordine non contingenteranno gli ingressi, spiega chi ha partecipato al Comitato per l’ordine pubblico di ieri; gli agenti terranno d’occhio il flusso dai passanti dalle 21 in poi. Le misure varranno solo il fine settimana, venerdì e sabato. Gli altri giorni, no.
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NIENTE MILITARI
L’ordinanza firmata ieri notte dalla sindaca Virginia Raggi, dopo una riunione in Prefettura e, ancora prima, un tavolo tecnico interno alle forze dell’ordine, introduce i divieti del fine settimana a Campo de’ Fiori, piazza Trilussa, piazza Madonna de’ Monti e nell’isola pedonale tra via del Pigneto e via Pesaro.
Anche per irrobustire le misure estremamente leggere di ieri, in Comune studiano un intervento che limiti la vendita di alcol nei minimarket. Oggi lo stop per l’asporto di bevande, nelle zone calde della movida, è alle 22. C’è un piano per portarlo alle 21, un’ora prima. Lo conferma il delegato alla Sicurezza di Raggi: «La limitazione alle 21 sarebbe senz’altro utile in questa fase, la vendita di alcol al dettaglio è un fattore “aggregante” che può avere risvolti pericolosi, se gli assembramenti sono fuori controllo». Il divieto, spiega Cardilli, potrebbe debuttare sempre «nel weekend».
LE SANZIONI
Oggi intanto partirà formalmente il coprifuoco disposto dalla Regione Lazio: dalla mezzanotte alle 5 del mattino, stop a tutti gli spostamenti. Gli unici consentiti sono quelli per «necessità e urgenze», come il tragitto lavoro-casa (e viceversa), o per motivi di salute. Torna quindi l’autocertificazione, scaricabile online. Chi sarà trovato in giro senza motivi rischia una multa da 400 fino a 3mila euro.