Roma, morto Marco Nardelli, il pediatra della Garbatella: «Era devoto al suo lavoro»

Quando scrisse ai suoi pazienti dopo l'infarto: «Cari bambini, il dottore Marco deve prendere ancora un po’ di medicine e poi sarà guarito»

Roma, morto Marco Nardelli, il pediatra della Garbatella: «Era devoto al suo lavoro»
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 15:05

Ha visitato migliaia e migliaia di bimbi  di Roma. È morto il dottore dei bambini della Garbatella, il pediatra Marco Nardelli. I gruppi Facebook del quartiere sono praticamente sommersi da una valanga di commenti delle famiglie che lo hanno avuto accanto per una vita. «Un giorno triste per molte persone che hanno avuto modo d'incontrare Marco Nardelli, un uomo gentile, umile, premuroso generoso ma soprattutto devoto al suo lavoro – scrivono su Rione Garbatella - Grazie per quello che hai fatto e per come l’hai fatto, spero che continuerai a camminare insieme a noi come ci dicesti undici anni fa. Questa frase non l’ho mai dimenticata, avevi ragione: abbiamo percorso questi anni sapendo che eri accanto a noi».

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C’è chi, come Stefania Di Marco, pubblica la lettera che il dottor Nardelli scrisse una decina di anni fa per spiegare ai suoi piccoli assistiti della sua convalescenza per un infarto. «Cari bambini – diceva il pediatra – il dottore Marco deve prendere ancora un po’ di medicine e poi sarà guarito.

In questi giorni ci sono delle brave dottoresse che si curano di voi e che tutte le sere mi parlano di voi e mi dicono che state crescendo bene». «Certo – aggiungeva – all’inizio non potrò riprendere a correre come facevo prima, ma state tranquilli che continuerò a curarvi bene come prima perché sento una grande mancanza di voi e dei vostri fratellini e sorelline più piccole».

«È stato un pediatra di famiglia molto attento, sensibile, professionale. È stato sempre uno dei pediatri più presenti anche per quanto riguarda le attività scientifiche e culturali di Fimp. È stato il pediatra che ogni famiglia vorrebbe avere. Le famiglie hanno perso un grande professionista. Lo ricordiamo con la sua ironia e la sua bontà. È una persona che ci mancherà tanto», spiega Teresa Rongai, presidente della Fimp Roma.

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