Roma, movida: chiusi 11 locali, maxirissa a Centocelle: episodio filmato dagli addetti alla sicurezza

Vietato il campo No vax ai Pratoni del Vivaro, gli organizzatori annunciano: «Ci saremo lo stesso»

Roma, movida: chiusi 11 locali, Maxirissa a Centocelle: episodio filmato dagli addetti alla sicurezza
di Emiliano Bernardini
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Sabato 5 Febbraio 2022, 22:59 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 15:53

Blitz e divieti. Le maglie dei controlli delle forze dell’ordine si fanno sempre più strette per arginare il fenomeno della malamovida e quello delle manifestazioni dei No vax. Un week end che ha visto un imponente schieramento di uomini su tutto il territorio ma che non ha potuto impedire l’ennesima max-rissa stavolta scoppiata a Centocelle. In particolare sul I e II municipio dove da venerdì è entrata in vigore l’ordinanza che impone, per un mese e solo nei fine settimana, la chiusura dei mini market alle dieci di sera per cercare di alleggerire la pressione sulla movida notturna. Sono una ventina le attività sanzionate perché trovare aperte dopo le 22 nei primi due giorni di controlli. Qualcuno ha dichiarato di non essere stato informato, molti altri ci hanno provato. In particolare polizia di stato e locale e carabinieri si sono concentrati fra Trastevere, San Lorenzo e soprattutto piazza Bologna. I commercianti che non hanno rispettato la misura e sono stati trovati ancora aperti dopo le 23, sono stati multati (sanzioni dai 400 ai mille euro) è costretti a sospendere l’attività per 5 gioni. Nei confronti di alcuni di loro sono scattate anche sanzioni per una serie di irregolarità amministrative da quelle legate al mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie e delle norme anti-Covid.

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LA DENUNCIA

Un provvedimento accolto favorevolmente dai locali (non toccati dalla stretta), ma che non ha impedito una nuova maxi-rissa tra giovanissimi a Centocelle. Un fenomeno, quello delle violenze tra gli adolescenti, che preoccupa sempre di più. A lanciare l’allarme questa volta, è l’associazione ‘Women Of Change Italià, secondo cui si tratta di «un’emergenza nazionale». Il parapiglia in piazza delle Gardenie è stato immortalato da alcuni video.

A segnalare l’accaduto è stato un gruppo di addetti alla sicurezza (la Hydra Servizi Fiduciari di Roma) che si trovava nei paraggi per prestare servizio di sicurezza nei locali adiacenti al punto dello scontro. Gli stessi ‘steward’ previsti dall’accordo con le associazioni di categoria per il contrasto alla movida violenta nei due municipi più centrali. Le cause sono ancora da accertare ma ad un cento punto è partita una mega caccia all’uomo. Sempre più numerose risultano essere le segnalazioni nei confronti di gruppi di giovanissimi e la questione sembra non riguardare unicamente la periferia ma anche le zone più centrali come da tempo denunciano i gestori dei locali.

IL RADUNO

Intanto è stato vietato dalla questura della Capitale il raduno No vax in programma dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni del Vivaro, nei comuni di Rocca di Papa e Velletri, nella zona dei Castelli Romani. Un’adunata per «addestrare alla resistenza i non vaccinati» e organizzare una sorta di esercito del Fronte di Liberazione Nazionale che aveva allertato da subito le forze dell’ordine. Il provvedimento di divieto, ai sensi degli articoli 18 e seguenti del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, è stato notificato venerdì recependo «le analisi effettuate in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutosi in Prefettura». Il divieto, spiega la questura, «è l’esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica». Gli organizzatori, a quanto afferma la senatrice di Sinistra Italiana Elena Fattori, sarebbero comunque intenzionati a non rispettare il divieto: «vogliono presidiare i Pratoni del Vivaro dall’11 al 13 febbraio - osserva - per poi marciare su Roma. Magari alla fine saranno solo fumo, ma dopo l’assalto alla Cgil dei mesi scorsi non c’è proprio da fidarsi». 

 

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