C’è una Roma che rispetta le regole anche senza conoscerle. Che si copre il viso con i dispositivi di protezione pure se vaccinato per difendere se stessi e gli altri e che non batte ciglio di fronte alla nuova ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri che da ieri ha imposto l’obbligo delle mascherine all’aperto in 22 strade della Capitale, le cosiddette vie dello shopping. E poi c’è un’altra Roma, minoritaria che comunque si fa sentire e vedere. E che continua a prendersi gioco della pandemia. È la Roma dei “no vax” e dei “no Green pass”, ormai un gruppetto residuale di “dissidenti”, che tuttavia anche ieri sono tornati a manifestare al Circo Massimo. Cinquecento le persone previste, 300 quelle che poi si sono radunate nell’arena ai piedi dell’Aventino anche stavolta senza mascherine pur generando un vero e proprio assembramento. Incidenti non ce ne sono stati e i numeri dei contrari al certificato verde e alle vaccinazioni va riducendosi settimana dopo settimana.
La Questura fa sapere che i manifestanti senza mascherina «sono stati filmati e si sta procedendo all’identificazione per procedere con le sanzioni amministrative». Ed è così che la Roma rispettosa delle regole, per un senso di responsabilità che travalica ordinanze e direttive, alla fine vince. Ieri, manifestazione al Circo Massimo a parte, le nuove disposizioni varate dal Campidoglio sono state ampiamente rispettate. È proprio grazie all’uso delle mascherine e all’ampia campagna vaccinale - l’89% della popolazione ha chiuso il primo ciclo mentre volano i richiami - che il Lazio «non passerà in zona gialla nelle prossime due settimane», spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.
IN CENTRO
Ieri nelle strade centrali della Capitale, quelle soggette alla nuova ordinanza del sindaco, oltre il 90% dei passanti indossava i dispositivi di protezione.
I MONITI
La pioggia che nel pomeriggio è caduta in diverse zone ha in parte contribuito ad evitare le resse e pure di fronte ad un ampio rispetto delle disposizioni - che non sono mancate neanche in quartieri più lontani dal Centro come viale Libia e viale Marconi - ci sono stati degli interventi persuasivi da parte delle forze dell’ordine per coloro che passeggiavano a volto scoperto. Un invito a proteggersi con la mascherina senza procedere direttamente con le contravvenzioni e c’è da dire che i passanti non se lo sono fatto ripetere due volte: hanno tolto da tasche e borse i dispositivi di protezione e si sono coperti il viso. «Non ho problemi ad ammetterlo ma io ho paura del Covid pur essendomi vaccinata e avendo fatto il richiamo della terza dose», dice Angela, pochi metri da piazza del Popolo. C’è anche quest’aspetto a rafforzare l’ordinanza sindacale e a permettere ad agenti di polizia, militari dei carabinieri, vigili urbani di non procedere con le multe.