Lite per l'affitto non pagato, spinge il coinquilino giù dalla finestra: dopo il volo l'uomo è grave. E' avvenuto in un appartamento di via Ludovico Pavoni, nel quartiere Prenestino-Labicano, a Roma. La vittima è un 52enne bengalese che è ricoverato in prognosi riservata in ospedale mentre l'aggressore, anche lui bengalese, di 44 anni, è stato fermato per tentato omicidio dai carabinieri. Il fatto è avvenuto nella tarda serata del 4 ottobre scorso.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina e della Stazione Roma Torpignattara, intervenuti a seguito di una segnalazione giunta al 112, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, sono riusciti a ricostruire la dinamica della vicenda: la lite sarebbe scoppiata tra due cittadini del Bangladesh di 44 e 52 anni, che condividono un appartamento, insieme ad altri connazionali, al terzo piano di uno stabile condominiale di via Ludovico Pavoni.
Salvato da una tenda
La vittima, che verosimilmente si è salvata solo perché, nel cadere, ha impattato dapprima sulla tenda dell'appartamento al piano inferiore e, successivamente, ha terminato la corsa sul parabrezza dell'autovettura parcheggiata lungo la strada, è stata trasportata in codice rosso al Policlinico Tor Vergata, dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata a causa di un'emorragia cerebrale e politraumi da caduta. I Carabinieri, grazie alle testimonianze raccolte nell'immediatezza dei fatti, nonché alla sommaria escussione della vittima che, in ragione delle precarie condizioni di salute, è riuscita a malapena a confermare chi fosse la persona che lo aveva spinto dalla finestra, hanno dato un nome e un volto al fuggitivo, scovandolo nella notte mentre tentava di far perdere le proprie tracce e fuggire dalle sue responsabilità. Il 44enne, dopo un lungo interrogatorio, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero con l'accusa di tentato omicidio ed è stato portato nel carcere di Rebibbia. Il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato il provvedimento di fermo e ha disposto nei confronti dell'indagato la custodia cautelare in carcere.