Roma-Lido, treni guasti e corse cancellate: i viaggi infernali sulla linea

Roma-Lido, treni guasti e corse cancellate: i viaggi infernali sulla linea
di Mirko Polisano
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Lunedì 26 Luglio 2021, 22:05

Assembramenti, corse che saltano e mancanza di comunicazione. L’odissea Roma-Lido è «quotidiana» dal nome di un blog che aggiorna minuto per minuto i passeggeri sui continui disservizi di una linea infernale. I disagi ai passeggeri sono all’ordine del giorno. Dopo la sassaiola della settimana scorsa, domenica sera un guasto a uno dei treni - solo sei sono i convogli in funzione su tutta la linea - sono saltate le ultime due corse, con i passeggeri fermi in banchina che sono stati informati “soltanto” un’ora dopo. L’ennesima dimenticanza Atac che ha mandato su tutte le furie i viaggiatori: «Ancora una presa in giro - dice Rossana M., che da Porta San Paolo sarebbe dovuta rientrare a Stella Polare - siamo stati un’ora fermi per dirci che la Roma-Lido non avrebbe ripreso il servizio. E come facciamo a rientrare? Non resta che un taxi o l’autobus notturno».

Roma-Lido, l'odissea quotidiana

C’è anche chi si è fatto venire a prendere. «Ho chiesto ad alcuni amici - dice Roberto C. - di recuperarmi alla stazione di Piramide perché ero rimasto a piedi, fortunatamente erano in centro e sono rientrato a Ostia con loro». L’Atac ha messo anche a disposizione dei bus navetta. Ma negli autobus come nei vagoni della Roma-Lido continua a registrarsi il problema degli assembramenti. «Ogni mattina sui vagoni attorno alle ore 8.30 ci sono persone attaccata l’una all’altra.

Chissà se qualcuno si renderà conto che è una assurdità permettere un trasporto in queste condizioni e poi chiudere i negozi o multare i baristi perché la gente vi staziona davanti dopo avere preso il caffè da asporto, per dirne una».

Le giornate difficili si rincorrono. C’è chi dall’inizio della pandemia ha iniziato a utilizzare i mezzi propri per recarsi in Centro al lavoro. Non ci guadagna il portafogli, ma sicuramente il benessere mentale. Mentre ci si preoccupa – giustamente – dei focolai di importazione e si chiedono misure speciali per contenere una nuova ondata di contagi da Coronavirus, a luglio sulla Roma-Lido c’è anche chi viaggia senza mascherina. Controlli? Nessuno, a quanto pare.

 

 

Il compleanno 

Il prossimo 10 agosto la Roma-Lido compirà i suoi “primi” 97 anni. Inaugurata nel 1924, doveva essere nelle intenzioni del governo di allora un collegamento diretto e veloce tra Roma e il suo mare. Così fu per un breve periodo, ma ora gli acciacchi degli anni si sentono tutti. E i passeggeri sono sempre più esasperati. «Basta una corsa saltata per mandare in tilt il servizio creando disagi a noi passeggeri - racconta un altro passeggero - così ci ritroviamo con vagoni stracolmi, persone sedute senza il rispetto delle distanze di sicurezza». Saltano quotidianamente anche tutti i protocolli previsti dal Comitato tecnico scientifico in materia di contenimento dei contagi. «Il copione è lo stesso dice uno degli utenti del trenino - la corsa salta, il treno passa oltre 20 minuti dopo quello precedente e così l’assembramento nei vagoni diventa una conseguenza naturale, come se le norme anti Covid non esistessero».

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I problemi si sono registrati anche l’altra mattina proprio sulla Roma Lido quando dalle 7.30 alle 7.55 nessun treno è partito da Ostia per raggiungere Roma. «Ma succede tutti i giorni - ammette Romina, dipendente di una compagnia di assicurazioni - noi pendolari viaggiamo ammassati fino a Magliana, quando il fiume di gente è sceso per poi “occupare” la banchina della Metro B e noi ci riappropriamo degli spazi del treno, almeno fino alle stazioni successive». Tutti i convogli - così come gli autobus - non dovrebbero superare l’80% di capienza massima, «ma a vigilare gli accessi non c’è nessuno», si lamentano gli utenti.
 

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