Assembramenti, corse che saltano e mancanza di comunicazione. L’odissea Roma-Lido è «quotidiana» dal nome di un blog che aggiorna minuto per minuto i passeggeri sui continui disservizi di una linea infernale. I disagi ai passeggeri sono all’ordine del giorno. Dopo la sassaiola della settimana scorsa, domenica sera un guasto a uno dei treni - solo sei sono i convogli in funzione su tutta la linea - sono saltate le ultime due corse, con i passeggeri fermi in banchina che sono stati informati “soltanto” un’ora dopo. L’ennesima dimenticanza Atac che ha mandato su tutte le furie i viaggiatori: «Ancora una presa in giro - dice Rossana M., che da Porta San Paolo sarebbe dovuta rientrare a Stella Polare - siamo stati un’ora fermi per dirci che la Roma-Lido non avrebbe ripreso il servizio. E come facciamo a rientrare? Non resta che un taxi o l’autobus notturno».
Roma-Lido, l'odissea quotidiana
C’è anche chi si è fatto venire a prendere. «Ho chiesto ad alcuni amici - dice Roberto C. - di recuperarmi alla stazione di Piramide perché ero rimasto a piedi, fortunatamente erano in centro e sono rientrato a Ostia con loro». L’Atac ha messo anche a disposizione dei bus navetta. Ma negli autobus come nei vagoni della Roma-Lido continua a registrarsi il problema degli assembramenti. «Ogni mattina sui vagoni attorno alle ore 8.30 ci sono persone attaccata l’una all’altra.
Le giornate difficili si rincorrono. C’è chi dall’inizio della pandemia ha iniziato a utilizzare i mezzi propri per recarsi in Centro al lavoro. Non ci guadagna il portafogli, ma sicuramente il benessere mentale. Mentre ci si preoccupa – giustamente – dei focolai di importazione e si chiedono misure speciali per contenere una nuova ondata di contagi da Coronavirus, a luglio sulla Roma-Lido c’è anche chi viaggia senza mascherina. Controlli? Nessuno, a quanto pare.
Il compleanno
Il prossimo 10 agosto la Roma-Lido compirà i suoi “primi” 97 anni. Inaugurata nel 1924, doveva essere nelle intenzioni del governo di allora un collegamento diretto e veloce tra Roma e il suo mare. Così fu per un breve periodo, ma ora gli acciacchi degli anni si sentono tutti. E i passeggeri sono sempre più esasperati. «Basta una corsa saltata per mandare in tilt il servizio creando disagi a noi passeggeri - racconta un altro passeggero - così ci ritroviamo con vagoni stracolmi, persone sedute senza il rispetto delle distanze di sicurezza». Saltano quotidianamente anche tutti i protocolli previsti dal Comitato tecnico scientifico in materia di contenimento dei contagi. «Il copione è lo stesso dice uno degli utenti del trenino - la corsa salta, il treno passa oltre 20 minuti dopo quello precedente e così l’assembramento nei vagoni diventa una conseguenza naturale, come se le norme anti Covid non esistessero».
Roma-Lido, che agonia: un treno ogni 40 minuti. I pendolari: «Ormai conviene l’auto»
I problemi si sono registrati anche l’altra mattina proprio sulla Roma Lido quando dalle 7.30 alle 7.55 nessun treno è partito da Ostia per raggiungere Roma. «Ma succede tutti i giorni - ammette Romina, dipendente di una compagnia di assicurazioni - noi pendolari viaggiamo ammassati fino a Magliana, quando il fiume di gente è sceso per poi “occupare” la banchina della Metro B e noi ci riappropriamo degli spazi del treno, almeno fino alle stazioni successive». Tutti i convogli - così come gli autobus - non dovrebbero superare l’80% di capienza massima, «ma a vigilare gli accessi non c’è nessuno», si lamentano gli utenti.