La Roma-Lido dice addio all'Atac e passa alla Regione: diventerà linea E

Un trenino della Roma-Lido
di Mirko Polisano
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Sabato 30 Marzo 2019, 14:00

La Roma-Lido è pronta a dire addio all’Atac. Salvo colpi di scena, dopo subentrerà la Regione Lazio con una gestione in house il trenino cambierà anche nome: diventerà la “Linea E”. A confermare la notizia che era già nell’aria da tempo è stata la commissione la commissione Mobilità del Comune di Roma che si è tenuta, lunedì mattina, nella stazione di Acilia. A presiederla, forse per l’ultima volta, Enrico Stefàno, prossimo presidente dell’assemblea capitolina. «Non è detto che la linea non sarà più di Atac- - ha ribadito Stefàno - il 15 Giugno di quest’anno scadrà l’attuale contratto di servizio, e che eventualmente, potrebbe esserci una proroga dell’affidamento ad Atac. Abbiamo sempre ribadito, e continueremo a farlo, l’opportunità della cessione della infrastruttura a Roma Capitale e la trasformazione in Metropolitana (Linea E)».

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Il passaggio
Il 15 giugno il “trenino”, che per il quarto anno consecutivo è stata nominato «peggiore tratta d’Italia» dalle classifiche di Legambiente, potrebbe lasciare Atac per essere gestita, in house, dalla Pisana. La commissione Mobilità del Campidoglio ha anche disegnato quello che sarà il futuro prossimo della tratta. «L’obiettivo resta comunque quello di un convoglio ogni 7 minuti», ha ribadito Stefàno. Per riuscirci la linea si deve dotare almeno di 12 nuovi treni. Attualmente i convogli sono 15, 8 Caf e 7 Ma200 di cui 9 treni in circolazione nell’ora di punta con una frequenza e un treno ogni 10 minuti. In media si viaggia con un treno sui 15 minuti. Senza dimenticare la questione relativa alle continue rimodulazione e all’alone di mistero che riguarda i lavori per la realizzazione della stazione di Acilia Sud con promesse non rispettate dal Movimento 5 Stelle che aveva annunciato per fine 2018 il termine dei lavori.
Le reazioni
«Adesso sappiamo che dal 15 giugno l’annoso equivoco e lo scarico di responsabilità sulla Roma-Lido non avrà più ragione d’essere - commenta Andrea Castano, del comiato pendolari “Il Trenino- Roma Lido” - per cui portate pazienza ancora un po’, avremo un’estate fantastica...». «La linea ha bisogno di nuove sottostazioni elettriche per permettere più convogli in linea - aggiunge Valentino, un pendolare - ma anche accessibilità delle stazioni da entrambi i lati della viabilità, del rifacimento dei ponticelli e di nuovi convogli. Era l’unica ferrovia concessa in attivo. Lasciata in balia della politica è andata a ramengo». «La popolazione aumenta e dovrebbe aumentare sia la frequenza che ovviamente il numero di treni e carrozze- sottolinea Fabio, un altro utente della tratta - sulla qualità del servizio e confort ormai vige una rassegnazione generale: i maiali vengono trasportati con più dignità». «Per favore non ci abbandonate quaggiù - aggiunge Rosanna Pesaresi, una viaggiatrice - il servizio è da terzo mondo, purtroppo». «Finite la stazione di Acilia Sud», si lamenta su facebook un altro utente.

La Regione Lazio, lo scorso 12 febbraio, ha annunciato di aver sbloccato 180 milioni di euro, derivati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, per potenziare la Roma Lido e messo a disposizione 5 nuovi treni (altri 6 andranno per la Roma– Civita Castellana – Viterbo ndr). L’obiettivo è quello di trasformare la Roma-Lido dalla peggior ferrovia d’Italia ad una linea con più qualità. 

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