Roma, Raggi: «Restauro area sacra
largo Argentina grazie a Bulgari»

L'area sacra di largo Argentina (foto LEONE/TOIATI)
2 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Febbraio 2019, 15:47 - Ultimo aggiornamento: 15:54

«Grazie alla convenzione sottoscritta da Bulgari, Comune e Sovrintendenza, oggi prende vita un gesto di amore nei confronti di Roma finanziato e accompagnato da Bulgari. Aiuterà a restituire l'area sacra di Largo Argentina a tutti cittadini romani. Questa zona sarà accessibile tramite passerelle che consentiranno di attraversarla. I lavori dovrebbero finire nella seconda metà del 2021». Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi in una conferenza stampa con Bulgari. 

La sindaca ha parlato di un «intervento molto lungo e accurato» ringraziando Bulgari. Un grazie contraccambiato da Babin, ad della maison, intervenuto così durante la conferenza stampa: «Grazie mille per queste parole. Per Bulgari Roma è sempre la principale fonte d'ispirazione. Questo sito ha un valore straordinario perché è il luogo più antico di Roma, a cielo aperto, costruito nel III secolo a.C».

Il progetto prevede in totale un milione di euro per restaurare l'antico spazio archeologico dove, raccontano gli scrittori latini, il 15 marzo del 44 a.C. fu ucciso Giulio Cesare. Grazie all'atto di mecenatismo della Maison Bulgari dal 2021 sarà finalmente accessibile per romani e turisti l'area sacra di Largo Argentina.

Il Campidoglio ha siglato una nuova convenzione con Bulgari per la donazione di 500.000 euro che si aggiungono a una cifra poco inferiore avanzata dai fondi che la casa di moda aveva donato alla Capitale per il restauro della Scalinata di Trinità dei Monti. L'erogazione liberale consentirà di effettuare una serie di interventi volti a una significativa valorizzazione del sito. L'area archeologica diventerà un museo a cielo aperto: saranno installate passerelle che consentiranno di percorrere l'area in sicurezza e saranno predisposti tutti i servizi al pubblico per consentire un agevole fruizione del luogo.

L'area è il più esteso complesso di epoca repubblicana, ospita quattro templi romani che vanno dal IV al II secolo a.C. e custodisce il basamento di tufo della Curia di Pompeo, presso la quale avvenne l'assassinio di Giulio Cesare il 15 marzo del 44 a.C. (le famose «Idi di marzo»), come narrato da Cicerone. La Sovrintendenza sta attuando le procedure necessarie per la conclusione della fase progettuale e per l'affidamento dei lavori la cui conclusione è stimabile entro la metà del 2021. L'accordo siglato si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale della città di Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA