Gaia e Camilla, chi erano le due ragazze morte a corso Francia: attraversavano mano nella mano

Gaia e Camilla, chi erano le due ragazze morte a corso Francia: attraversavano mano nella mano
di Veronica Cursi
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Domenica 22 Dicembre 2019, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 07:56

Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann avevano passato una serata a Ponte Milvio come succedeva quasi tutti i fine settimana. In giro per baretti e locali in quello che è il luogo simbolo della movida di Roma nord. Dopo la mezzanotte le due ragazze di 16 anni decidono forse di tornare a casa al Fleming, quartiere poco distante dal luogo dell'incidente, e attraversano Corso Francia, una strada a scorrimento veloce. Le auto a quell'ora viaggiano spedite. La strada è bagnata dalla pioggia.  E' buio. Qualcuno racconta che correvano, mano nella mano. Avrebbero attraversato con il semaforo verde, volevano scavalcare il guardrail. La Renault Koleos guidata da un ragazzo di 20 anni, Pietro Genovese, figlio del regista Paolo Genovese, poco più grande di loro, non le vede e le travolge. Camilla e Gaia muoiono sul colpo.

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E' una scena straziante. Su Corso Francia si crea subito un capannello di gente, arrivano gli amici delle giovani: urla, pianti. Camilla ha con sè i documenti. Gaia no. E' la figlia di un ufficiale dei carabinieri in congedo da 32 anni. L'uomo, non appena saputo il nome della ragazza amica della figlia, accorre subito sul posto: sapeva che le due erano uscite insieme quella sera. E' lui a riconoscere il corpo della giovane. I sanitari del 118, una volta arrivati sul luogo dell'impatto, non possono far altro che constatare la morte delle due ragazze. Le indagini sono affidate agli agenti della Polizia Locale del Gruppo Parioli.
«Doveva investire me. Non è giusto», ripete tra le lacrime la mamma di una delle giovani arrivando sul luogo dell'incidente. I testimoni che si trovano sul posto raccontano di scene di disperazione: «I genitori erano sconvolti».. Un amico delle ragazze, accorso anche lui sul luogo dell'incidente, racconta che la mamma di una delle due aveva da poco mandato un messaggio alla figlia: «Hai visto che ore sono?».
 

 

I pm di Roma hanno aperto una indagine sulla morte delle due minorenni. Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, si procede per omicidio stradale. Il giovane alla guida del Suv è stato sottoposto ai test per l'assunzione di droga e alcol.
Gaia e Camilla erano compagni di classe al liceo De Sanctis al Fleming. Sul luogo dell'incidente oggi compaiono mazzi di fiori, rose di colore rosa, adagiate sotto il cavalcavia di via Flaminia Vecchia. Lì dove Giaia e Camilla sono morte, mano nella mano.

«Erano compagne di banco - ricordano alcuni amici - Si volevano molto bene». Gaia, figlia unica, era molto sportiva: prima faceva canottaggio e da qualche tempo giocava a pallavolo. Camilla aveva una sorella più grande, di circa vent'anni, ed era più timida e silenziosa. Sono morte a pochi metri da casa e dal liceo classico De Sanctis che frequentavano. Sul luogo dell'incidente si sono radunati tanti amici che hanno portato fiori, biglietti e anche il cappellino da babbo Natale. «Siamo sconvolti. Ancora non riusciamo a crederci. È una tragedia enorme», commenta una vicina di casa di Gaia. «La incontravo spesso - aggiunge - è da stamattina che non penso ad altro».

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