Parte un'operazione di pulizia straordinaria a Roma. Dallo sfalcio dell'erba, pulizia dei tombini fino alla raccolta puntuale dei rifiuti con mezzi idonei ad eliminare i cumuli in città. Ecco in sintesi il piano straordinario che intende avviare il neosindaco Roberto Gualtieri e che dovrebbe entrare nel vivo l'1 novembre, o comunque agli inizi del mese prossimo, per concludersi a dicembre.
Il programma è stato l'argomento principale di una riunione fatta ieri sera tardi con i presidenti dei municipi romani. Tra i nodi emersi sul fronte dello sfalcio c'è quello delle 6 mila strade romane (su 16mila) che restano scoperte in quanto fuori dal contratto di Servizio.
Tra le proposte dei minisindaci per il piano di pulizia straordinaria della città - che potrebbe essere coordinato da Maurizio Pucci, dirigente Ama - c'è stata anche la richiesta di maggiore attenzione agli edifici pubblici. Sul fronte dei rifiuti, invece, nel più lungo periodo è intenzione di Gualtieri investire sulle cosiddette Ama di muncipio, dando maggiore autonomia ai territori nella gestione dell'immondizia. Quindi, servirà - collaborando con la Regione Lazio - dotarsi di un'impiantistica adeguata, da anni (dalla chiusura della mega discarica di Malagrotta in poi) il grande vulnus della chiusura del ciclo che costringe la Capitale ad inviare i suoi scarte in diverse parti d'Italia.
Parte della ricetta, già annunciata, di Gualtieri è il potenziamento del termovalorizzatore di San Vittore. Ma ci sarà molto da fare per risolvere quello che è avvertito da molti romani come il problema principale della città. In Ama invece si attende a breve il cambio al vertice, con l'attuale amministratore unico Stefano Zaghis che già prima della vittoria di Gualtieri in una intervista al Foglio si era detto pronto a lasciare l'incarico «convinto che si sia concluso un ciclo». Ieri ha incontrato il primo cittadino.