Roma, furto al circolo del padel di via Due Ponti: indagato il gioielliere che ricettava gli orologi

Roma, furto al circolo del padel di via Due Ponti: indagato il gioielliere che ricettava gli orologi
di Alessia Marani
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Sabato 5 Marzo 2022, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 19:16

Dalla borsa del direttore di banca lasciata in un armadietto degli spogliatoi dello Sporting club Flaminia del padel di via dei Due Ponti al cassetto di un rinomato gioielliere sulla via Appia: è il tragitto che ha percorso il Rolex sottratto venerdì l'altro al bancario - mentre nel campo di gioco vicino era in corso una partita tra agenti di polizia - e poi ritrovato dagli investigatori di Ponte Milvio dopo appena 24 ore. La manolesta è stata subito rintracciata e sorpresa dai poliziotti sulla via Casilina. L'avevano ripresa in azione le telecamere del centro sportivo ed era già nota per trascorsi furti con obiettivo telefonini e ipad.

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L'OCCASIONE
Ma l'altra settimana l'occasione era stata più ghiotta: il direttore di banca residente ai Parioli ha riposto nel borsone il prezioso orologio dal valore di circa quindicimila euro, pensando che fosse al sicuro una volta chiuso l'armadietto di ferro con un lucchetto.

Al ritorno dalla partita di padel con gli amici, fatta la doccia, ecco l'amara sorpresa: il Rolex era sparito. Il ladro, un cinquantenne da sempre dedito ai furti, è stato dunque rintracciato nel giro di poche ore e, sotto il pressing degli agenti della squadra giudiziaria diretta da Alessandro Gullo, ha ammesso di avere consegnato l'orologio a un gioielliere in zona San Giovanni, per appena cinquemila euro.


GLI ACCERTAMENTI
Ed è qui che ora si stanno concentrando le indagini della polizia. Il commerciante, 55 anni, è stato denunciato per ricettazione: nella sua rivendita non solo è stato ritrovato il Rolex del bancario, ma ne sono stati rinvenuti altre dieci esemplari, così come circa cinquantamila euro in contanti la cui provenienza è ora al vaglio degli investigatori della questura e della Guardia di finanza. Gli orologi di lusso hanno tutti un proprio numero di serie da cui non sempre, però, è facile risalire al reale proprietario. Tale numero, infatti, viene solitamente registrato solo per il primo acquirente. Più difficile ricostruire i passaggi successivi. Al momento, gli inquirenti stanno verificando se alcuni dei prototipi risultino rubati alla banca dati, una operazione ancora in corso. Il sospetto è che ci possano essere preziosi sottratti anche a calciatori, facoltosi imprenditori o vip, vittime di furti in casa ma anche di rapine violente. L'ultima subita, a febbraio, da Toma Basic, centrocampista della Lazio: il giocatore, sempre a Roma nord, era stato avvicinato da un uomo e, sotto la minaccia di una pistola, derubato dell'orologio che aveva al polso. Simili colpi, in passato, erano stati subiti anche dai giallorossi Stephan El Shaarawy e Bryan Cristante. Di solito, ad agire, sono batterie di rapinatori in trasferta, soprattutto dal Napoletano. Falchi che perlustrano le strade dei quartieri più agiati a caccia di prede, oppure direttamente indirizzati da soffiate ben precise.
Il ladro cinquantenne è stato denunciato per furto. Il gioielliere, invece, è indagato per il reato di ricettazione. «Ho comprato quell'orologio per me», ha provato a giustificarsi, facendo leva su una attività «stimata» e «pluriventennale». L'orologio, che di listino vale circa diecimila euro, nel passaggio di mani tra collezionisti e appassionati poteva arrivare a valerne anche quindicimila. Insomma, un investimento sicuro. E visto che era anche subacqueo tanto valeva non lasciarlo incustodito durante la doccia.

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