Roma, furti in casa, è boom di giorno: «I ladri si fingono corrieri»

Roma, furti in casa, è boom di giorno: «I ladri si fingono corrieri»
di Alessia Marani
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 09:01

Con il Covid cambiano anche le modalità del crimine. I furti in appartamento avvengono ormai più di giorno che di notte. Con il coprifuoco si sta in casa già dalle 22, quindi gli specialisti entrano in azione prima ed escogitano mille modi pur di intrufolarsi nei condomini, farsi aprire portoni, cercando di mimetizzarsi travestiti persino da corrieri e operai in modo da passare inosservati da non dare adito a sospetti, qualcuno finge di consegnare pacchi o di recapitare avvisi di bollette per commettere furti con destrezza, ai danni soprattutto di anziani. Negli ultimi due mesi è boom di colpi in pieno giorno, concentrati soprattutto nel pomeriggio o nella tarda mattinata, quando le persone sono al lavoro o escono per fare la spesa.

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I raid

Al Torrino una banda di 7 incappucciati e vestiti di scuro terrorizza da giorni i residenti. L'ultima volta sono stati avvistati l'ultimo dell'anno intorno alle 20 in viale Bonelli. Quando non riescono a entrare all'interno di un edificio, agiscono dall'esterno, arrampicandosi su facciate e balconi. Come accaduto nei giorni scorsi in via Forster, a Fonte Meravigliosa. «Siamo tornati a casa verso le 20 ed erano ancora dentro - racconta F. A. - poi mio marito ha girato la chiave e sono scappati. Erano entrati dal terrazzo». Altra zona di Roma presa di mira è quella a Est, come nel quartiere Giardinetti. «In via degli Orafi sono entrati i ladri a casa di mia madre - spiega A. F. - presumibilmente a ora di pranzo e sono entrati dalla porta. Bisogna fare attenzione e mantenere gli occhi aperti». Prima di Natale i carabinieri di San Pietro hanno fermato due rom, una di 14 anni e la cugina di 21, incinta al settimo mese, mentre tentavano di forzare una porta in via dei Gozzandini, erano appena le 12 del mattino.

E in piazza Sant'Emerenziana, una donna nascondeva nel passeggino il kit degli arnesi da scasso, pronta a varcare qualche portone. Ma come difendersi da questi imprevedibili raid? «Fondamentale innanzitutto - spiega il tenente colonnello Antonio Caterino, comandante del gruppo carabinieri Roma - fare rete con i propri vicini. Avvisarsi quando non si è in casa, verificando la provenienza di rumori insoliti o di passaggi di persone non conosciute».

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Premesso che i furti notturni continuano ad avvenire laddove i colpi siano mirati, per esempio ai danni di medici o di persone che lavorano su turni, spiate e monitorate dai ladri, gli investigatori suggeriscono alcuni semplici accortezze. «Sul citofono e anche sulla cassetta delle poste - afferma Caterino - è sempre meglio non mettere per esteso nome e cognome, è preferibile piuttosto inserire solo l'iniziale del nome e dove possibile, mettere il cognome di un solo membro della famiglia. Succede che i malintenzionati carpiscano anche queste minime informazioni per carpire la fiducia o semplicemente per farsi una idea di quante persone vi abitino, se uomini o donne». Il coprifuoco rende più difficili le intrusioni ma non impossibili. «Per cui anche quando si è in casa vanno sempre date le mandate alla serratura e agganciato il chiavistello, altrimenti è facile aprire la porta con una lastra. I ladri, una volta dentro un condominio, di solito cominciando dall'alto verso il basso, tentano di aprire le porte. È un calcolo delle probabilità: ogni tanto ne trovano una senza mandate». Altra raccomandazione: meglio non lasciate biglietti per i corrieri per dire «torno subito», «sono al bar»; fare il duplicato delle chiavi solo presso professionisti fidati, chiudersi la porta con le mandate anche quando si esce per pochi minuti, per fare la spesa all'alimentari all'angolo o per una passeggiata intorno al palazzo. I colpi al tempo del Covid sono superveloci: 10, 15 minuti al massimo, per timore che i proprietari rincasino.

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