Investito sulla Roma-Fiumicino mentre raccoglie soldi: ​«Ma non erano suoi»

Investito sulla Roma-Fiumicino mentre raccoglie soldi: «Ma non erano suoi»
di Mirko Polisano
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Lunedì 15 Marzo 2021, 00:55 - Ultimo aggiornamento: 00:58

Ucciso per recuperare soldi non suoi. È quanto emergerebbe dalle indagini sull’investimento di Marco Querini, il romano di 56 anni travolto da una Fiat 500 alla cui guida c’era una donna di 84 anni. «Si è appurato che le banconote erano state accidentalmente smarrite dal veicolo di un altro utente della strada in transito, che non si era accorto dell’ammanco», si legge in un’informativa in mano alle forze dell’ordine. E a rivendicare la proprietà di quei soldi si sarebbe presentato agli agenti della strada un motociclista. «I soldi sono i miei - avrebbe confidato agli investigatori - mi sono volati dal marsupio». Una versione dei fatti che resta al vaglio degli inquirenti. 

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«Quello che è certo è che sull’asfalto c’erano banconote ovunque. Pezzi da 50 e da 100 euro che gli altri automobilisti raccoglievano mentre a pochi passi c’era quell’uomo a terra morto». È ancora scosso Riccardo R., uno degli automobilisti che sabato mattina era sulla Roma-Fiumicino e ha assistito all’investimento del 56enne. «Non ho mai toccato da vicino così tanta insensibilità.

C’era una persona sull’asfalto, seminuda e con il volto completamente insanguinato e a pochi metri un’anziana anche lei sotto choc per quello che era appena accaduto, ma la preoccupazione per tutti in quel momento era prendere i soldi. Sembravano cavallette impazzite, gente che rincorreva i pezzi da 50 e da 100 euro. L’umanità non può arrivare a tanto. Che siamo diventati?», si chiede Riccardo, testimone per caso di un evento così difficile da dimenticare. «Ancora ho difficoltà a crederci che il cinismo possa arrivare a tanto - prosegue Riccardo - io e altri due automobilisti abbiamo cercato di dare una mano: chi faceva defluire il traffico, chi era accanto alla vittima e chi ha prestato assistenza a quell’anziana sola. Una 84enne lucidissima - ci tiene a sottolineare - e che ho cercato di confortare. Quello che è accaduto a lei, poteva capitare a chiunque. Quell’uomo è sceso all’improvviso e non si è fermato sulla corsia d’emergenza ma proprio su quella di transito, chiunque non avrebbe fatto in tempo a frenare. Ho cercato di tranquillizzare la donna - prosegue Riccardo - dicendole di stare tranquilla e convincendola a lasciarmi il telefonino per poter avvertire qualcuno a lei caro. Così ho chiamato la figlia a cui ho spiegato le cose. L’anziana si è calmata. Loro continuavano a prendere soldi, nessuno che ha coperto il cadavere con un telo». 

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Emergono, intanto, nuovi dettagli sulla dinamica di come siano davvero andati i fatti, quel sabato mattina all’ora di pranzo su un’autostrada così trafficata come la Roma-Fiumicino, in una giornata quasi da bollino rosso, considerato il bel tempo e l’ultimo sabato della regione in zona gialla: binomio che ha fatto scattare, fin dalle prime ore della mattina, l’assalto al mare. Il sole che picchiava, tante auto che sfrecciano in direzione Roma, quando all’altezza della Magliana, a pochi chilometri da dove peraltro viveva la vittima, volano dei soldi. Banconote da 50 e 100 euro che si posano sull’asfalto. Marco Querini non ci pensa due volte: scende all’improvviso dalla sua auto per raccogliere quei contanti. E viene investito, travolto dalla 500 guidata da A.M., 84 anni compiuti la settimana scorsa. 


Da dove sono volati quei soldi? Dall’auto di Marco, molto probabilmente, avevano da subito ipotizzato gli inquirenti. Del caso se ne sta occupando la polizia stradale di Roma e Settebagni. Agli atti, c’è poi la denuncia fatta da un automobilista ai carabinieri del Trullo che avrebbe consegnato 450 euro raccolti proprio sull’A91, ipotesi questa che fa pensare che i soldi spariti fossero di più di 1500 euro. 

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