Roma, feste proibite in hotel e discoteche: e si balla anche con il cartello di divieto

Dal Fleming al Torrino: maxi-ressa senza mascherina, si balla fino a tardi

Danze proibite nella notte: i vigili multano tre locali
di Marco Pasqua
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Domenica 2 Gennaio 2022, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 10:29

La task force messa in campo dalla Prefettura per evitare assembramenti a rischio e vigilare sugli illeciti nella notte di Capodanno non è bastata a scoraggiare feste e balli proibiti. In alcuni casi, anche con centinaia di persone che hanno trasformato i saloni dei ristoranti in piste da ballo. E non è mancata la ressa anche nei luoghi all’aperto tradizionalmente ritrovo della movida: da piazza Trilussa a Campo de’ Fiori, soprattutto a ridosso della mezzanotte, quando molte persone si sono date appuntamento per brindare insieme sotto alle stelle.

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Si è ballato, per citare alcuni dei casi più eclatanti, al Fleming, nel locale “La Villa”: cena venduta a 150 euro, privé a 1500. Dove pure i vigili si sono presentati, poco prima dell’una, controllando Green pass e accessi dei clienti: ma è bastato che uscissero dalla struttura, perché i clienti si scatenassero. Alle pareti di una delle sale, erano stati affissi dei cartelli con scritto “Vietato ballare”: gli stessi che, dopo il brindisi di Mezzanotte, sono stati strappati dai clienti dalle pareti e usati durante le danze. Balli senza mascherine anche all’hotel Mercure, nella zona di Roma Sud: prezzi a partire da 110 euro a persona, locale di fatto sold out. Pubblico di giovanissimi, che nella prima fase hanno cenato ai rispettivi tavoli, mentre dopo il brindisi hanno trasformato la sala in una discoteca, condividendo poi i video di quei momenti su Instagram. All’Eden, nella zona dello Stadio Olimpico, uno dei Pr riprendeva gli ospiti della struttura e scriveva: «Non si può ballare», mentre le immagini mostravano l’esatto contrario. Sold out anche la cena al Salaria Sport Village: qui i clienti, per lo più under 25, sono saliti sui tavoli e si sono esibiti in danze sfrenate – ovviamente senza indossare la mascherina. «Ci aspettavamo quello che sarebbe successo: i controlli non sono sufficienti ala quantità di eventi che ci sono e quelli che ne fanno le spese siamo noi che veniamo discriminati - sottolinea Antonio Flamini, presidente del Silb di Roma, il sindacato dei locali da ballo - Esigiamo una compensazione immediata alla nostra chiusura che ci ha recato l’ennesima danno economico sentendoci per l’ennesima volta discriminati rispetto ai “colleghi” più fortunati come ristoranti o hotel, meno soggetti ai controlli».

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Multe anti furbetti

Sul fronte dei controlli andati a segno, si segnala il blitz dei vigili da “Profumo”, nella zona della Camilluccia: oltre al mancato uso delle mascherine è partita una segnalazione alla Asl per gravi carenze igienico sanitarie all’interno dei locali. Al “Piper”, in II Municipio, inoltre, è stata elevata una sanzione per il mancato uso delle mascherine da parte del personale impiegato. Nelle prime ore della mattina di ieri, inoltre, i vigili si sono recati all’interno di un locale del centro, dove, oltre al mancato uso delle mascherine da parte del personale impiegato, hanno individuato un dipendente privo del green pass. 
 

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