Roma, il degrado delle feste abusive: dal Gianicolo a Villa Pamphili

Roma, il degrado delle feste abusive: dal Gianicolo a Villa Pamphili
di Laura Bogliolo
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Venerdì 19 Luglio 2019, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 16:28
Fusti di birra, bottiglie di vodka, bicchieri da cocktail, salatini e addirittura tartine. Il menu completo di un party al chiaro di Luna è servito. Eccoli i perfetti ingredienti per una festicciola esclusiva. Perché, dopotutto, chi potrebbe permettersi un “green party” all’ombra degli alberi di Villa Pamphili? La moda selvaggia della festa en plein air dal Gianicolo si diffonde fino a Villa Pamphili. L’offesa al decoro perpetrata dai vandali urbani ha travolto stavolta la fontana del Giglio, diventata ormai location di feste private ad alto tasso alcolico e di illegalità.

Come chiamare altrimenti lo scempio trovato l’altra mattina nell’area verde che ospita l’opera progettata nel ‘600 dagli architetti Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi? I vandali probabilmente si sono anche fatti il bagno nella fontana. «Bicchieri e tappi di bottiglie erano anche all’interno della vasca che era stata pulita il giorno prima dal Servizio giardini».

Il racconto è di Marco Noacco, podista e volontario dell’Associazione per Villa Pamphili. «Nelle panchine di pietra e nell’esedra che circonda la fontana, sparpagliante ovunque resti di tartine, popcorn, patatine fritte, noccioline, pizza bianca e rossa, bottiglie di plastica, pezzi di vetro e poi lattine, cartacce varie e decine e decine di cicche di sigarette» denuncia l’associazione. La cosa pubblica diventa privata in barba a ogni regola, un po’ come accaduto con le 5mila bici oBike, abbandonate, vandalizzate e gettate nel Tevere. Ma stavolta parliamo di luoghi di valore non solo naturalistico, ma anche storico. Nell’area verde antistante sono state anche spostate le panchine per far star più comodi gli “invitati”. «Un tempo era il luogo da dove guardare la vicina grande pineta o ammirare il laghetto del Giglio.

Oggi si presenta ricoperta di melma e di piante, malconcia, circondata da sporcizie ed erba alta» dice l’associazione guidata da Paolo Arca.
I volontari più volte hanno fotografato topi e cornacchie che mangiano i resti delle festicciole notturne e abusive. I compleanni si festeggiano anche al Gianicolo dove la sera si radunano festaioli stranieri o romani che usano le panchine per osservare il belvedere ma anche per ammassare rifiuti. Bicchieri, bottiglie di spumante e piatti di plastica restano a terra, un passaggio dei vandali troppo spesso ignorato. Spesso a intervenire con blitz di pulizia sono i residenti. Tra loro c’è Omo Magno, un abitante di Monte Verde che si è trasformato in un super-eroe. Indossa maschera e divisa e riempie sacchi neri di immondizia ripulendo il piazzale ma anche la parte verde sotto il Belvedere. Le incursioni dei festaioli sono molte e da tempo si chiedono telecamere per stanare gli incivili. «Da tempo abbiamo chiesto una vigilanza notturna da parte di forze dell’ordine in bici o a cavallo». Ma nell’assenza di controlli i party abusivi sono sempre in agguato e a ripulire sono i volontari.
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