Nel corso degli approfondimenti investigativi, i finanzieri del II Gruppo tutela entrate del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno ricostruito un giro d'affari di circa 15 milioni di euro nel triennio 2016-2018, periodo in cui l'impresa ha evaso, attraverso la presentazione di dichiarazioni riportati dati non veritieri, circa 3 milioni di Iva, importo sottoposto a sequestro.
Inoltre, nello stesso periodo, utilizzando parte del denaro così illegittimamente ottenuto, Casazza ha acquistato, tramite altra società, immobili per circa 1,3 milioni di euro.
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