Roma come New York, 15 distretti di polizia: nuovo piano sicurezza

Roma come New York, 15 distretti di polizia: nuovo piano sicurezza
di Flaminia Savelli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Ottobre 2020, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 07:42

“Distretti” e non più Commissariati: la rivoluzione del nuovo assetto organizzativo delle forze di polizia della Capitale, passa anche per il nome. Una rivoluzione all’americana, il piano che comprende l’apertura di presidi e ulteriori turni di controllo in città. E’ stato presentato ieri mattina al Quattro Fontane dal questore Carmine Esposito, alla presenza delle massime autorità della città: dal procuratore capo dell’Antimafia Federico Cafiero De Raho alla sindaca Virginia Raggi, dal capo della Polizia Franco Gabrielli al capo della procura di Roma Michele Prestipino. In videocollegamento anche i 13 questori delle principali città italiane e i questori delle quattro capitali europee: Francia, Inghilterra, Spagna e Germania. Un progetto innovativo che partirà da Roma e si allargherà nei prossimi mesi anche a Milano, Napoli e Torino.

I DISTRETTI

La prima novità sono i 15 Distretti che saranno l’anello di congiunzione tra i municipi e i 24 commissariati, lo “sportello avanzato” dei Distretti. I cittadini a loro continueranno a rivolgersi per denunce e tutti i servizi. Ancora: quattro commissariati si accorperanno in 2 unità, Appio nuovo e San Giovanni oltre a San Lorenzo e Porta Pia. Due nuovi commissariati verranno istituiti invece al Portuense e nella zona di Castelverde. Infine, un nuovo posto di polizia verrà aperto a Corviale e un nuovo commissariato distaccato verrà istituito nel comune di Ladispoli.

«ONE- TO - ONE»

C’è poi la pianificazione degli interventi che verrà studiata dal dirigente del commissariato di zona, in collaborazione con il presidente del municipio di competenza.

Un sistema «one - to - one» per semplificare la gestione del quartiere.

«Tra dirigente del distretto e presidente di municipio - ha precisato il questore Esposito - ci sarà un dialogo diretto su temi come commercio, sport, aree verdi, arredo urbano per interventi congiunti con le risorse del municipio, della Polizia locale. È una graduale inversione - ha sottolineato - sarà il cittadino con le proprie esigenze a determinare le modalità operative in ogni territorio». Proprio in quest’ottica, i Distretti svolgeranno i compiti di informazione e pianificazione dei servizi. Lo stesso, per i Commissariati Sezionali che operano nel territorio del Distretto. Un progetto dunque, di integrazione tra istituzioni e comunità .

LE PERIFERIE

Con la nuova organizzazione, le periferie tornano al centro della città. Il sistema consentirà infatti un controllo e un monitoraggio più capillare: «La sicurezza della Capitale deve essere concepita come qualcosa che parta dal basso, sempre più vicino alla cittadinanza e alle sue esigenze - ha commentato Matteo Piantedosi, il prefetto di Roma - molti municipi hanno estensione e abitanti pari da soli a intere grandi città italiane: immaginate che tipo di sfida possa essere». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA