Roma, Dante finisce sulle campane di vetro: ecco le gallerie urbane d'arte

foto
Mercoledì 17 Novembre 2021, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 09:01

Laura Larcan

Viene voglia di chiamarla la selva oscura della raccolta differenziata. La battuta viene spontanea, in tanti, tra i passanti, l'hanno pensato. Su via di Boccea, ieri mattina, lo stupore era alle stelle. Proprio nel mezzo del cammin di nostra vita, tra una spesa frettolosa sotto la pioggia battente, il secondo caffè al bar, una fila in farmacia. Vita quotidiana al quartiere Aurelio con vista sui canti danteschi dell'Inferno. Già perché è cominciato l'allestimento del nuovo progetto GAU, Gallerie Urbane di Città Ideale promosso dall'associazione culturale Progetto Goldstein, che sta trasformando in tele d'artista ben 34 campane per la raccolta differenziata del vetro con un omaggio speciale al sommo poeta Dante e alla sua Divina Commedia. Un modo singolare e insolito di ricordarlo, portandolo, nel vero senso della parola, sulla strada. A tu per tu con la routine di una zona nevralgica, trafficata e dinamica della Capitale. Un omaggio de noantri nell'anniversario dei settecento anni dalla morte.

Ama, mezzi fermi da luglio: le officine non li riparano

Rifiuti a Roma, ultimatum di Ama alle ditte: «Più mezzi sulle strade»
DECORO URBANO
Siamo di fronte ad un'operazione di decoro urbano promossa dal Campidoglio, vincitrice dell'avviso pubblico triennale Contemporaneamente Roma, curato dal Dipartimento Attività Culturali, e realizzato in collaborazione con la Siae. Le opere hanno cominciato a prendere vita e forma sotto gli assalti creativi di una legione di oltre trenta street artist chiamati dallo staff degli organizzatori. A ognuno di loro è stato assegnato un Canto dell'Inferno dantesco e una campana, su cui mettere in scena a colpi di spray, una composizione ad hoc per ricordare Dante al di fuori delle aule, dei luoghi istituzionali e delle università. Dante avrebbe gradito? Sfida aperta. In fondo, riflettono gli organizzatori, Dante è stato un rivoluzionario, un outsider, una mente libera. «Gli artisti lavoreranno sui 34 canti dell'Inferno, attualizzandoli attraverso la peculiarità del proprio linguaggio artistico - spiega la direttrice artistica Alessandra Muschella - reinterpretando simboli, luoghi e personaggi della Divina Commedia in chiave contemporanea. Il progetto si pone come obbiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sull'importanza della raccolta differenziata, rendendo protagonista un materiale, il vetro, che andrebbe considerato come una risorsa e non come un rifiuto. La responsabilità verso l'ambiente non è più demandatile ma è un dovere che riguarda il futuro di tutti». La passeggiata lungo i marciapiedi diventa una sorpresa. Per le persone in attesa alla fermata dell'autobus, nel via vai della spesa, ma anche nelle corse dei bambini e dei ragazzi a scuola...
«Grazie agli street artist che in in questi giorni sono all'opera per le strade del XIIIesimo municipio, riscriviamo un nuovo modello del vivere la città, che immaginiamo essere sempre più alla portata di tutte le persone», aggiunge Fabio Morgan ideatore del progetto.


VISITE GUIDATE
Da venerdì a domenica il pubblico potrà scoprire da vicino questo nuovo insolito museo a cielo aperto con una serie di laboratori e visite guidate da Piazza Irnerio a via Boccea, passando per Circonvallazione Aurelia e Cornelia e proseguendo su Via Mattia Battistini (info e prenotazioni su www.gallerieurbane.com - info@lacittaideale.eu).

Eccoli allora, i ruffiani e seduttori del XVIIIesimo canto dell'Inferno chee vengono reinterpretati da Lady Nina con un'incursione nel mondo dei social network. E i fraudolenti del XI canto rivisti a suon di monete da Er pinto. Sfilano poi i consiglieri fraudolenti di Cipstrega, e il Limbo evocato da Marta Quercioli fino ai golosi di Tito e i volti di Dante e Beatrice di Korvo. Da Moby Dick a Giusy Guerriero, da Dez a Zara Kiafar, le nuove frontiere della street art giocano con la poesia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA