Alberi, beffa a Roma: crolli record ma nessuno vuole pagare i danni

Alberi, beffa a Roma: crolli record ma nessuno vuole pagare i danni
di Lorenzo De Cicco​
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Martedì 25 Giugno 2019, 09:15

Chi paga i danni dei tronchi che si schiantano sui parabrezza, sfondano i tettucci delle auto o fanno strike di motorini? In teoria dovrebbero essere le ditte della manutenzione. O meglio, il Campidoglio, con gli ultimi appalti, ha chiesto alle imprese di impegnarsi a saldare gli indennizzi, con tanto di polizza siglata al momento dell’ingaggio, se a venire giù sono i tronchi già vagliati dagli agronomi dei privati. Ma ora alcune ditte che hanno controllato, dalla fine del 2017, pini e platani della Capitale, occupandosi del «monitoraggio, della sorveglianza e del pronto intervento sulle alberature comunali», si sono riservate di non liquidare i risarcimenti. Non si tratta di spiccioli, considerando che solo nel 2018 le richieste che riguardavano i danni causati dal verde pubblico ammontavano a mezzo milione di euro. Il motivo di questa riserva? «Lo stato del verde che abbiamo trovato era estremamente deteriorato, impietoso. Peggio del previsto. E migliaia di alberi che sono stati controllati e giudicati pericolosi, non sono ancora stati abbattuti dal Campidoglio», spiega Mauro Mannocchi di Assartigiani, organizzazione che raccoglie 42 imprese del verde di Roma. Ecco perché diverse ditte dell’appalto assegnato un anno e mezzo fa hanno comunicato al dipartimento Ambiente l’intenzione di «riservarsi» se liquidare o meno le pratiche. Che nel frattempo continuano ad arrivare alle Assicurazioni di Roma a un ritmo mai visto.

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IL BOOM
L’Adir, la mutua controllata dal Campidoglio, da inizio anno ha ricevuto 2.300 richieste di risarcimento, su tutti i fronti, a partire dalle buche. Circa il 15% (oltre 340 pratiche) riguarda proprio i danni causati dal verde malconcio. Dal 2018 a oggi sono oltre 1.500 le richieste di risarcimento presentate dai cittadini che hanno avuto la peggio con ramaglie e fusti precipitati. Colpa dell’età avanzata delle piante, ma anche della mancata manutenzione: l’appalto per potare gli alberi, uno dei core business di qualunque Comune d’Italia, è stato aggiudicato dal Campidoglio dopo due anni e due mesi di ritardi. Una commessa sfornata ad aprile del 2017 e assegnata definitivamente solo il 19 giugno scorso. Un’odissea burocratica, mentre i tronchi venivano giù in sequenza. Nel 2016 a Roma erano caduti 48 alberi, nel 2017 ne sono crollati 41. Nel 2018, il boom: quasi 400 incidenti. Un aumento del 730% in due anni. E altri 200 fusti si sono schiantati solo nei primi tre mesi del 2019.

FIORINI NEO-ASSESSORE
Il tutto mentre dall’8 febbraio manca un assessore all’Ambiente. Dopo quattro mesi, Virginia Raggi ha scelto: sarà una fedelissima, Laura Fiorini, a ricoprire il ruolo di responsabile del Verde. Una nomina anticipata dal Messaggero una settimana fa e che deve essere ratificata dai consiglieri grillini (si riuniranno oggi), a cui tocca l’ultimo vaglio. L’annuncio di Raggi dovrebbe arrivare in settimana. 

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