Roma, Covid a scuola: due istituti chiusi al Prenestino: «Servono più tamponi»

Roma, Covid a scuola: due istituti chiusi al Prenestino: «Servono più tamponi»
di Flaminia Savelli
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 23:02 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 00:49

La prima spia rossa si è accesa per i 400 piccoli alunni della scuola Chizzolini al Villaggio Prenestino. Con il primo studente positivo al Covid registrato il 22 gennaio: così è iniziata la fase di tracciamento e screening per gli iscritti e il personale scolastico. In una manciata di giorni, il contagio tra i banchi si è allargato e ieri in totale erano 20, tra studenti e prof, i malati. La Asl Roma 2 ha quindi disposto la chiusura immediata della scuola e una sanificazione straordinaria del locali. Stesso ordine arrivato per l’Istituto comprensivo Donatello di via Millet, a Grotte Celoni. Anche in questo caso per un cluster scolastico di 26 contagiati. Un allarme nel quadrante del VI municipio, uno dei quartieri da “maglia nera” nella Capitale per l’elevato numero di casi: «Siamo già partiti con l’attività di screening -assicura intanto Antonio Miglietta, il responsabile del Sistema di prevenzione dell’Asl Roma 2 - La situazione è sotto controllo».


Le misure


L’ipotesi è che si tratti della lunga “coda” dei contagi di Natale: «In classe vengono rispettate tutte le misure previste e fino a questo momento avevamo registrato solo casi isolati» commenta la preside del Villaggio Prenestino, Angela Giuseppina Ubrìaco. I primi risultati positivi si sono infatti registrati dal 22 gennaio. Poi con l’attività di tracciamento, il numero ha continuato a crescere. Ma: «Fino a domani - precisa la preside Ubrìaco- non avremo un quadro preciso. Alcuni tamponi erano dei falsi positivi. La Asl ha dato comunque disposizione di chiudere la scuola. Ci siamo attenuti subito alle richieste e attivato la didattica a distanza». 
Per la riapertura del plesso delle sezioni di infanzia e primaria di via Fosso dell’Osa sarà però necessaria una comunicazione ufficiale della Asl: «Abbiamo chiuso i cancelli lunedì.

Ma fino a nuovo ordine e fino a quando non sarà completata la fase di tracciamento non possiamo riaprire» conclude la preside. 


Mentre nello stesso quadrante, ieri è arrivato lo stop alle lezioni anche alla scuola Donatello per il plesso di via Millet. Dove i positivi sono già 26. Anche in questo caso, l’indagine avviata dalla Asl è iniziata la scorsa settimana. Dopo il numero elevato di positivi, la richiesta: «Come previsto dalla disposizione dell’Équipe anti-Covid dopo il riscontro di numerosi casi positivi per consentire una più approfondita valutazione epidemiologica» precisa la preside Elena Biondi.
Il timore è che, come accaduto alla riapertura delle scuole tra settembre e ottobre, i contagi si allarghino a macchia di leopardo. Con le lezioni a “intermittenza”. 


La richiesta


«Siamo preoccupati per le chiusure delle due scuole- commenta Mario Rusconi, presidente dell’Assopresidi- è necessario un piano di intervento immediato». L’associazione dei presidi del Lazio chiede che la fascia dei docenti sia inserita quanto prima nel programma vaccinale: «Professori e personale scolastico hanno la precedenza mentre per gli alunni deve essere messa in campo una massiccia campagna di tracciamento» conclude Rusconi. 


Intanto resta stabile il numero dei nuovi positivi a Roma: secondo l’ultimo bollettino regionale ieri sono stati 511, contro i 500 di mercoledì. In totale su oltre 34 mila test nel Lazio, si registrano 1.174 casi positivi (+10), 42 i decessi (-7) e +2.875 i guariti. Diminuiscono i ricoveri, i decessi e le terapie intensive con il rapporto tra positivi e tamponi ancora al 9%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 3%. 

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