Le riaperture post-Covid e le belle giornate di questa primavera stanno accelerando la ripresa. Almeno così a Roma sembra essere per il settore ristorazione. Nella Capitale, infatti, chi ha sofferto la crisi più nera sta lavorando sodo per risanare tutte quelle ferite avute durante la pandemia e che comunque, ancora oggi, si fanno sentire con forza. Secondo le stime di Fiepet-Confesercenti, l’intero mercato romano può contare oggi su circa 90.000 addetti, che in totale arrivano a 145.000 se si considera l’intero indotto, aggiungendo quindi altre professioni come gli addetti alle consegne, i rappresentanti o quelli che si occupano della filiera dei prodotti alimentari che si sono rimessi in moto proprio grazie alla maggiore clientela che sta riempiendo anche tanti dehors del centro di Roma. Tavolini pieni che si traducono, ovviamente, in condizioni migliori per l’economia capitolina.
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IL MOMENTO NERO
Il momento più nero del Covid, quello del lockdown duro che mise in ginocchio l’intero Paese nella primavera del 2020, portò anche a Roma alla riduzione dell’organico di bar, pizzerie, ristoranti e locali.
IL FATTURATO
Nell’anno dello scoppio dell’emergenza sanitaria, il 2020, «la flessione del fatturato è stata pari al 44,9%» rispetto al 2019, «cui si aggiunge un calo degli addetti del 12,5%» nel settore dei ristoranti e degli alberghi. Questa fotografia è stata scattata, su base nazionale, dall’Osservatorio sui bilanci 2020 delle Srl del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti. Il comparto, «il cui campione analizzato riguarda 46.333 aziende, ha registrato un decremento dei ricavi più accentuato delle Srl in generale (-8,5%)», mentre «il valore della produzione, invece, si è ridotto del 40% e il valore aggiunto del 53,6%». A livello geografico, invece, «le Srl del Centro registrano il calo maggiore (-48,7%) rispetto alle altre macroaree: in particolare, il Sud (-41,9%) e il Nord-est (-42,1%) presentano i decrementi più contenuti, mentre il Nord-ovest (-46,1%) mostra una flessione più ampia», nell’annualità della diffusione del Covid-19. Nel Lazio il decremento del fatturato registrato dai commercialisti è stato nel 2020 pari al 51,9%.