Roma, paura in un bar a Corso Francia, vigilante estrae la pistola: «Fermi tutti, sono il fratello di Carminati»

Roma, paura in un bar a Corso Francia, vigilante estrae la pistola: «Fermi tutti, sono il fratello di Carminati»
di Alessia Marani
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 10:22

Quando gli agenti della volante di Ponte Milvio sono entrati nel locale, davanti ai loro occhi volava di tutto: tavoli, sedie, bicchieri e sul pavimento, a un certo punto, è scivolata pure una pistola. È l'una di notte e in una ex paninoteca di Corso Francia tramutata in un bar aperto ventiquattr'ore, proprio di fronte al benzinaio che per gli inquirenti di Mondo di Mezzo sarebbe stato il centro degli interessi di Carminati & Co., va in scena il Far West. A fronteggiarsi sono due coppie che non si conoscevano tra loro e che fino a pochi attimi prima sedevano una di fronte all'altra. La scintilla è per futili motivi: una delle due donne muove la lingua, indirizza gesti volgari all'altra. Ne nasce un battibecco.
R. C., guardia giurata fuori servizio di 48 anni, pensa di mettere tutti a tacere con un gesto da boss: appena l'altro uomo prova a dirgli qualcosa, tira fuori la Glock e la poggia sul tavolo, come a dire «fermi tutti, parla questa». Non contento, aggiunge: «Sono il fratello di Carminati». L'intimidazione, però, non è efficace. Sarà perché forse qualcuno è già alticcio, sarà che le accuse nei confronti del Cecato in sede processuale si sono alleggerite, ma i quattro cominciano ad azzuffarsi sotto gli occhi di baristi, clienti e dei benzinai ancora al lavoro. Il posto è molto conosciuto e frequentato soprattutto da chi lavora di notte o da coloro a cui piace tirare le ore piccole.

Roma come il Far West: spari e paura a Corso Francia, i ladri inseguiti avevano orologi negli slip

LE VERSIONI
La guardia giurata ci rifila pure un pugno in pieno volto che gli avrebbe sferrato D. C., la provocatrice, una possente body builder di 27 anni. I poliziotti erano di pattuglia proprio nei paraggi e sono arrivati quando la lite era ancora in corso. Hanno così fermato e identificato le due coppie. Hanno visto la pistola che, nella concitazione, dalla tasca di R. C. finiva a terra. Poi hanno cominciato a prendere a verbale i quattro coinvolti e i testimoni. A. C., 34 anni, fidanzata del vigilante, ha quindi raccontato dei gesti sconvenienti dell'altra donna e di un invito abbastanza esplicito a un rapporto aperto. A quel punto, vista l'insistenza, R. C., si sarebbe alzato per dirle: «Questi inviti non ci interessano, falla finita».
D'altro canto la 27enne ha, invece, dichiarato che sarebbe stata l'altra a importunarla. Anche sulla pistola le versioni sono contrastanti: qualcuno dei presenti l'avrebbe vista sul tavolo, altri no. Fatto sta che c'era ed è stata sequestrata dalla polizia. Da quanto ricostruito il vigilante e la compagna si erano seduti per consumare un caffè, un cappuccino e un cornetto. L'altra coppia avrebbe, invece, ordinato alcolici. Nella zuffa A. C., si sarebbe nascosta sotto un tavolo, terrorizzata. La telecamera del locale era attiva ma non registrava, la body builder e il compagno hanno presentato una querela per minacce e percosse.
 



FUCILE IN CASA
Nessuno dei quattro si è avvalso dell'ambulanza e tutti hanno rifiutato di andare in pronto soccorso. Nella notte i poliziotti sono andati anche a casa del vigilante dove hanno trovato un fucile d'assalto anch'esso regolarmente dichiarato e ritirato in base all'art. 39 del Testo unico di pubblica sicurezza. La guardia giurata che lavora nella società del fratello (che, ovviamente non è Carminati) potrà fare ricorso per riottenere la pistola depositandola nel luogo di lavoro per usarla esclusivamente in servizio. Intanto dopo il recente investimento di Camilla e Gaia e dopo l'inseguimento da film, gli spari e l'arresto, a novembre, di due ladri di rolex in fuga, lo stradone di Roma Nord a due passi dalla movida di Ponte Milvio si riscopre attrazione non solo di interessi criminali, ma anche per sbandati e attaccabrighe.

I TESTIMONI
«L'altra notte ho visto le sedie volare lì dentro», dice un testimone che stava facendo rifornimento di benzina e che ieri è tornato al bar per prendere un caffè. «Quel vigilante viene spesso qui, è un omone, ma non era mai successo nulla», dicono le bariste.
In via di Vigna Stelluti un gruppetto di liberi professionisti ormai in pensione, seduti per prendere un aperitivo, commenta: «Ormai questo luogo è una calamita, nel bene e nel male. Inevitabile che essendoci un via vai continuo possano innescarsi scintille, ma davvero ormai sta succedendo di tutto».

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