Roma, la Asl e la Regione Lazio negano a Guidonia un centro di vaccini Covid di "massa"

Il sindaco di Guidonia, Michel Barbet, originario del sud della Francia
di Elena Ceravolo
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Sabato 13 Marzo 2021, 15:59

Non ci sarà nessun polo vaccinale di anti-Covid di “massa” a Guidonia. La struttura inizialmente pensata per la terza città del Lazio verrebbe spostata a Valmontone. A denunciare il caso, che vede i cittadini sul piede di guerra, è un consigliere Claudio Caruso (M5S), presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Guidoni. Un attacco dall’interno della maggioranza rivolto anche al sindaco: «E’ ora di battere i pugni, non si può rimanere inerti. Un Comune di circa 96.000 abitanti non può farsi sfuggire l’opportunità». Le fasi di questa ennesima occasione mancata le spiega lo stesso Caruso: «Qualche giorno fa ci è stato comunicato il piano di un polo vaccinale, dalla durata di circa due anni, al Pip, l’area industriale di Setteville. Dopo cinque giorni l’idea cambia, si è optata per spostare il centro nei pressi di Valmontone. Non ci sto. Non si può stare a guardare». Non si sa quale sia al riguardo la posizione della Regione Lazio.

La decisione comunque è della Asl Rm5. I guidoniani per ora dovranno “accontentarsi” di un piccola postazione sulla Tiburtina, incapace di soddisfare tutte le richieste. Ora sul tavolo del primo cittadino c’è una indicazione precisa, messa nero su bianco: la richiesta dell’apertura di un tavolo straordinario con il direttore generale della Asl 5 Giulio Santonocito. «Bisogna pretendere spiegazioni – sottolinea dicono diversi cittadini - e soprattutto portare la voce degli abitanti che vogliono e merita un punto vaccini sul proprio territorio per velocizzare quanto prima le operazioni a contrasto del virus». Sul tema è stata convocata una seduta straordinaria della commissione Sicurezza. Nei giorni scorsi c’erano stati dei sopralluoghi in via Ferrari, una delle strade del piano di insediamenti produttivi, a ridosso di via Tiburtina. Si sarebbe trattato di una sorta di drive-in dei vaccini, un centro logistico, con undici box. La struttura avrebbe potuto servire migliaia di cittadini che saranno invece costretti a spostarsi. Per capire la gravità della cosa, dicono diverse associazioni, «basta pensare ai più deboli, agli anziani e ai malati che, per ragioni demografiche, essendo Guidonia così popolosa, sono molti di più».
Nelle settimane scorse il sindaco Michel Barbet, ritenendo insufficiente il punto vaccinale nel comune, quello dell’Ihg, all’Albuccione, ha scritto alla Asl 5 e all’assessore regionale alla Salute D’Amato mettendo a disposizione per ulteriori postazioni i centri anziani di via Monte Gran Paradiso e di via Alfieri, a Colleverde e Setteville, la biblioteca comunale di via Moris e la Sala della Cultura, in centro.

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