Roma, contro il caro-gasolio altre 1.400 colonnine per le auto elettriche

Nuovi stalli per i rifornimenti in scuole, garage pubblici e sulle strade: multe per chi sosta abusivamente nei parcheggi dedicati

Roma, contro il caro-gasolio altre 1.400 colonnine per le auto elettriche
di Fabio Rossi
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Martedì 15 Marzo 2022, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 09:18

Millequattrocento nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche, fino al totale di duemila: più del triplo delle circa seicento attualmente disseminate sul territorio della Capitale. Nei giorni della crisi per il caro carburante, il Campidoglio rilancia la politica di conversione della mobilità privata verso forme alternative agli idrocarburi. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di arrivare questa quota entro il Giubileo del 2025, grazie anche alle novità che saranno contenute nel “regolamento per l’installazione e la gestione dei dispositivi adibiti esclusivamente alla ricarica di veicoli alimentati a energia elettrica” - a cui stanno lavorando l’assessorato alla mobilità e l’Agenzia - che sarà approvato dalla giunta entro la fine del mese.

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Le novità

In primis la possibilità di installare le colonnine su luoghi non pubblici, come distributori di carburante, parcheggi o centri commerciali: a questo scopo Palazzo Senatorio sta lavorando con la Sovrintendenza per superare alcuni ostacoli che si sono incontrati nella diffusione delle infrastrutture di ricarica. Tra le nuove norme ci sarà anche la possibilità di ricarica rapida ad alta potenza, oltre i 50 kwh, in particolare sulle strade della viabilità principale. Altro obiettivo è quello di favorire la ricarica nei garage - dandone visibilità sul sito dell’Agenzia per la mobilità - nelle aziende e nelle scuole, grazie ai finanziamenti del ministero delle Infrastrutture. La dislocazione degli impianti sul territorio sarà definita in accordo con i singoli Municipi: attualmente quello che ha più colonnine attive è il II (Parioli-Salario-Nomentano-San Lorenzo) con 100, seguito dal IX (Eur-Torrino-Spinaceto) con 93 e dal I (centro storico-Prati) con 87. Il territorio più sguarnito è invece quello del VI (Tor Bella Monaca-Torre Angela) dove ce ne sono appena 9. Roma ha più impianti di Milano (che però è molto più piccola) e delle altre grandi città italiane.

La situazione

Previsto un giro di vite per chi sosta abusivamente negli spazi riservati alle auto da ricaricare, ma saranno sanzionate anche le vetture elettriche che faranno un uso illegittimo delle aree, restando parcheggiate ben oltre il tempo necessario al rifornimento di energia.

Attualmente a Roma sono stati installati 637 impianti di ricarica e ne sono stati autorizzati altri 382 da installare nei prossimi mesi. Il totale degli impianti autorizzati è di 1019. Il dipartimento, nel frattempo, è stato contattato da varie società con l’intenzione di presentare nei prossimi mesi indicativamente 15 lotti, per un totale di seicento nuove colonnine che saranno valutate nella conferenza dei servizi. Il Pnrr prevede investimenti ad hoc per l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica. Fondi per 741,3 milioni di euro, destinati a costruire le infrastrutture necessarie per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica, aumentare il numero dei veicoli (pubblici e privati) a emissioni zero e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.

Lo scenario

L’obiettivo dei bandi europei è quello di realizzare entro il 2026 oltre 20 mila punti di ricarica rapida sulle superstrade e nei centri urbani. Del resto, per raggiungere i target fissati dall’Ue occorre arrivare a un parco circolante di circa 6 milioni di veicoli nel 2030, per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida. Il bando relativo all’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica potrebbe essere pubblicato entro giugno di quest’anno ma, in base al cronoprogramma indicato nel Pnrr e sul sito Italia Domani, i contratti per le nuove stazioni di ricarica saranno definiti entro giugno 2023.

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