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TIFOSERIE SPACCATE
Una joint-venture per acquisire consensi e potere sfruttando vecchie amicizie nelle frange del tifo più violento, a Roma soprattutto quella del forzanovista Giuliano Castellino con un posto di primo piano nella Curva Sud giallorossa e con aderenze nel mondo ultras biancoceleste per via della sua grande amicizia con il fu camerata Piscitelli. Ma negli ultimi giorni l'appeal dell'evento avrebbe perso colpi soprattutto nelle stesse tifoserie che si sarebbero spaccate sull'opportunità o meno di partecipare, ritenendo che la kermesse stesse prendendo una piega troppo politica. Lo stesso profilo Fb Dalle Curve alle piazze non ha fatto incetta di amicizie raccogliendo meno di mille accoliti.
LA LINEA
Nella Capitale i più scettici sono gli ultras della Roma, più tentati quelli della Lazio storicamente da sempre orientati su posizioni neofasciste. Fuori confine, richiamati dalle sirene di Fn, sono soprattutto gli ultras del Verona legati al Veneto Fronte Skinhead e i bresciani della Nord in cui siede Aquila, al secolo Stefano Paderni. Ma, alla fine, tra defezioni e clamori, la linea passata in queste ultime ore sarebbe quella di non portare al Circo Massimo alcuna bandiera di club, di lasciare a casa simboli e colori delle singole squadre, di aderire a titolo privato. Insomma, gli ultras più vicini all'estrema destra ci saranno, ma non a nome di tutta la tifoseria. Di sicuro l'area del Circo Massimo si preannuncia blindatissima dalla Polizia, così come i palazzi del Governo. Via dei Cerchi potrebbe essere chiusa, con deviazioni sulle strade limitrofe. Oggi la Questura varerà il piano.
Intanto, però, c'è chi chiede che la manifestazione non sia autorizzata. L'Anpi provinciale di Roma insieme a comitati e associazioni democratiche, ieri, ha scritto a questo proposito al Questore Carmine Esposito.
«VANNO FERMATI»
«Abbiamo appreso che il 6 giugno è in programma a Roma una manifestazione i cui ideatori, appartenenti ad una galassia variegata di estrema destra, neofascista e neonazista, avrebbero annunciato di partecipare senza mascherine ma con il passamontagna. Ancor più grave - si legge nella lettera - è la contemporanea minaccia di trasformare le piazze in un incubo per la classe politica democratica e per le forze dell'ordine (figuriamoci per i cittadini), con il dichiarato intento di destabilizzare la città cercando di andare a fare visita ad una serie di punti nevralgici e simbolici di questa crisi. Riteniamo inaccettabile che si dia a tali elementi dichiaratamente eversivi di scendere in piazza». Su questa linea Laura Boldirni (Pd): «Gruppi dichiaratamente fascisti e nazisti, attivi nelle curve di diversi stadi, si sono dati appuntamento al Circo Massimo con il proposito esplicito di scatenare violenze nella città e contro le forze dell'ordine. Un raduno così aggressivo e provocatorio non va autorizzato», ha scritto su twitter.
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