Roma, mamma cinghiale e 6 cuccioli uccisi in un parco dalla polizia. Raggi: commissione d'inchiesta

Roma, mamma cinghiale e i suoi cuccioli uccisi in un parco all'Aurelio: polizia spara agli animali VIDEO
di Stefania Piras
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Sabato 17 Ottobre 2020, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 12:17

La Polizia Provinciale, questa notte, in una operazione congiunta con il Comune di Roma ha, nonostante le accese proteste degli animalisti accorsi sul luogo, abbattuto una mamma con 6 cuccioli di cinghiale. «A nulla sono servite le soluzioni trovate e le alternative concrete proposte per una loro presa a carico e trasferimento. Dovevano morire! Ci domandiamo il perché di questa ottusa ostinazione e cosa nasconda.. L’inutile e vigliacca uccisione di questa notte quanto è costata ai cittadini? Chiederemo un accesso agli atti!...», protesta l'Enpa Roma.

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Commissione d'inchiesta Raggi. A seguito di quanto accaduto ieri sera nel parco Mario Moderni a Roma, dove sono stati uccisi dei cinghiali, la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha chiesto agli uffici la costituzione immediata di una commissione d' inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità. Lo rende noto il Campidoglio.

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Si difende e giustifica la telenarcosi ma non l'abbattimento l'assessore capitolino al benessere degli animali Laura Fiorini: «La Regione non aveva gabbie per la cattura».  «Ieri sera al Parco Mario Moderni, in zona Gregorio VII, sono stati teleanestetizzati sei cinghiali - racconta Fiorini - La decisione è stata presa dal Tavolo Tecnico composto da Asl, Regione Lazio, Roma Natura e nel quale Roma Capitale ha solo il compito di convocazione, coordinamento e supporto logistico negli interventi». «Voglio chiarire che la scelta privilegiata è la cattura con apposite gabbie - aggiunge - ma poiché Regione Lazio e Roma Natura non le hanno predisposte, il tavolo tecnico ha ritenuto che, essendo impossibile ricorrere alla prima modalità, fosse necessario procedere con la teleanestesia. Ma è chiaro che la necessità deve essere oggettiva e non può consistere nella semplice indisponibilità delle gabbie o altre semplici difficoltà superabili. Prendiamo atto, infine, del fatto che il Protocollo sui Cinghiali, da noi sottoscritto insieme alla Regione, non è stato attuato dall'Ente competente, Regione Lazio. Ne trarremo le conseguenze - conclude l'assessora - poiché l'irresponsabilità dei comportamenti non può ricadere su chi li subisce ma su chi ne è artefice».

I cinghiali erano stati chiusi nel parco giochi per bambini Mario Moderni, in via della Cava Aurelia, nel quartiere Aurelio (Municipio XIII).  Siamo a poco più di un km da piazza San Pietro. Gli animali da qualche giorno girovagavano indisturbati nelle strade della zona, e non è una novità. In quelle zone i cinghiali li avvistano spesso. 

 

Ieri sera, malgrado la pioggia battente, un gruppo di animalisti ha iniziato a presidiare il giardinetto inscenando una protesta, al punto che sono arrivati anche i poliziotti in assetto anti sommossa.

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Il giardino è stato sbarrato incatenando i due cancelli che danno accesso all'area verde, dove abitualmente il pomeriggio si radunano decine e decine di bambini con i loro genitori all'uscita della scuola primaria poco distante e dove gli anziani, nelle giornate di bel tempo, vanno a chiacchierare e a godersi il sole.

Una degli attivisti è riuscita anche a entrare nel giardinetto.

Video

 Per nulla intimoriti gli animali hanno continuato a grufolare nel terreno che circonda i giochi e le panchine, destando la curiosità dei cittadini e, soprattutto, dei bambini attratti dal singolare spettacolo di esemplari di una fauna selvatica sempre più familiare ai romani. Ecco come funziona la telenarcosi: si vede nel video di un altro abbattimento precedente, girato dagli attivisti increduli.

La rabbia degli animalisti sta montando. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiede a Roma Capitale e Regione Lazio perché è stato deciso di uccidere sbrigativamente una mamma cinghiale e i suoi sei cuccioli. «Attendiamo una risposta, anzitutto dal presidente della Commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, che ha assistito all’anestesia e all’iniezione letale, al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti», dichiara la delegata dell’Oipa di Roma, Rita Corboli, «Questo scempio è la conseguenza protocollo d’intesa Roma Capitale - Regione Lazio - Città Metropolitana approvato dalla Giunta capitolina il 27 settembre 2019. Questo scempio va contro il sentire della stragrande maggioranza dei cittadini che volevano la famiglia salva in una riserva protetta in cui gli animali avrebbero potuto essere trasferiti una volta anestetizzati. Invece le istituzioni hanno preferito la soluzione più crudele». L’Oipa invita però anche la cittadinanza a non foraggiare i cinghiali, reato previsto dall’art. 7 della legge statale 221/2015 (punito con l’arresto da due a sei mesi o con un’ammenda alternativa da 516 a 2.065 euro) e, soprattutto, invita «le Amministrazioni a risolvere l’annosa emergenza rifiuti: con i cassonetti sempre pieni, i cinghiali si spingono nei centri abitati. Di chi è la colpa, degli animali o delle istituzioni?».

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Ma Daniele Diaco a cui chiedono spiegazioni è invece furioso e dice che è colpa della Regione e che avvierà un'indagine interna. «Zingaretti nel panico vuole affrontare l’allarme cinghiali con crudeltà e mattanze: noi non lo accettiamo. Dopo anni di silenzio della Regione Lazio, competente per legge sulla fauna selvatica, oggi al nostro Dipartimento abbiamo tenuto un tavolo tecnico sull’emergenza. Neanche a dirlo, la Pisana ha cercato di disertare la riunione, finché non è stata riportata all’ordine dalla nostra assessora Fiorini. Una volta costretti a dare una risposta, qual è stata la loro unica “soluzione”? La telenarcosi, una pratica incredibilmente barbara e cruenta, indegna di una società civile. Sono stati invece proprio l’assessora Fiorini ed Emanuele Penna, assessore del Municipio XIII, a farsi portavoce di alternative ben più ragionevoli e sostenibili. Innanzitutto l’acquisto di gabbie dentro cui trasportare in sicurezza gli animali via da Roma; incredibile ma vero, dopo anni di emergenza, la Regione ne possiede soltanto una! Poi la collaborazione con i cittadini: stiamo valutando la proposta di un’associazione, che si occuperebbe dei cinghiali a titolo gratuito, e che potrebbe essere una valida opzione da portare al prossimo tavolo. La Regione non può usare la violenza come soluzione alla propria incompetenza. Zingaretti, fermati e ascoltaci!», scrive Diaco.

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«L'uccisione dei cinghiali, avvenuta ieri sera a pochi passi dal Vaticano in via della Cava Aurelia presso il giardino Mario Moderni, è addebitabile all'incapacità di gestire la situazione da parte della regione Lazio di Zingaretti e del Campidoglio a guida Raggi che, invece di provvedere a portare la famiglia di animali in un luogo consono alla loro natura, ha preferito sopprimerli in maniera crudele davanti agli occhi della gente». Lo dichiara, in una nota, Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d'Italia e vicepresidente dell'Assemblea capitolina. «Il mancato e puntuale svuotamento dei cassonetti dell'immondizia da parte dell'Ama, insieme allo scaricabarile sulla chiusura del ciclo dei rifiuti che è in atto tra i 5 Stelle ed il Pd che fa vivere i romani in un vero e proprio letamaio - aggiunge Figliomeni -, ha continuamente determinato l'emergenza cinghiali che vagano per la città in cerca di cibo senza che le istituzioni si siano attivate in questi anni per trovare le giuste soluzioni, peraltro suggerite dagli esperti ma che adesso non sono più rinviabili. Ringrazio i volontari e le associazioni animaliste presenti sul posto che hanno fatto di tutto per evitare questo dramma ed auspico severi provvedimenti nei confronti di chi ha gestito la situazione in questo modo barbaro e l'immediata rimozione dagli incarichi anche degli incompetenti esponenti politici che continuano a brancolare nel buio», conclude Figliomeni.

«La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali», cita Gandhi, la presidente del Municipio VII Monica Lozzi (ex M5s) che è in isolamento a casa perché positiva al Covid-19. «L'uccisione della mamma cinghiale e dei suoi cuccioli avvenuta ieri a Roma la dice lunga sull'inciviltà della nostra nazione. Si è preferito togliere la vita piuttosto che accogliere le proposte alternative fatte dalle associazioni animaliste della nostra città. Tanto che sarà mai... erano solo degli animali, erano pericolosi, avevano osato entrare in città.... Tutte scuse queste che non renderanno meno crudele la loro morte! Condanno fermamente questa decisione della Regione e il silenzio del Comune di Roma».

Covid Monica Lozzi la presidente del VII Municipio è positiva

«Grave, doloroso e pericoloso quanto accaduto in zona Aurelia. Per quanto riguarda la presenza dei cinghiali in città sono in molti ormai a porsi in positivo la domanda su come affrontare il problema senza far del male agli animali. Si deve sapere che l'eccesso di spazzatura nelle strade è il primo motivo per il quale i cinghiali si avvicinano alle zone abitate. Finché la città sarà così sporca queste presenze, come anche gabbiani e topi, sono destinate ad aumentare». Lo scrive in un post su Facebook la senatrice del Pd Monica Cirinnà. «Le soluzioni esistono -prosegue- in vari enti locali la gestione delle popolazioni di cinghiali è stata affrontata positivamente. D'altra parte, quando funzionava l'ufficio per i diritti degli animali in Comune si facevano riunioni tecniche e scientifiche, si ragionava per trovare la miglior soluzione per i cittadini umani e non umani e mai nessuno ha proposto soluzioni violente che prevedessero la morte dell'animale». «La mia proposta è fare il censimento delle popolazioni e con l'aiuto delle associazioni animaliste, a partire dall'Enpa che ha un ottimo programma sugli animali selvatici presentato recentemente durante un'audizione in Senato, iniziare a pasturare, cioè dare da mangiare ai cinghiali in luoghi e orari precisi, fuori dalle aree urbane -aggiunge Cirinnà- Questo consentirebbe di allontanarli dalle zone abitate, oltre a permettere di nutrirli, per esempio, con un granone medicato che influisce sulla fecondità delle femmine con una conseguente riduzione delle nascite. Questo meccanismo permette, inoltre, di catturare e sterilizzare i maschi di cinghiale con un'ulteriore riduzione delle nascite».

«Ho sempre saputo che quella dei Cinque stelle animalisti era una leggenda. Ora lo sanno tutti. Avevo dato la disponibilità ad accogliere i sette cinghiali chiusi nel parco del quartiere Aurelio a Roma, per salvarli. Loro li hanno uccisi. E il dirigente del Comune di Roma che ha dato l'ordine mi ha anche insultato con epiteti sessisti irriferibili». Così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente.

«Un gesto gravissimo, di una vigliaccheria inaudita quello perpetrato questa notte dalla polizia Provinciale che, incurante delle proteste degli abitanti e degli animalisti, ha abbattuto una mamma cinghiale con i suoi 6 cuccioli. Era possibile trovare una soluzione alternativa, concreta ed efficace per risolvere il problema degli ungulati metropolitani, ma evidentemente si è preferito ricorrere alla via più facile e anche più crudele. Per questo annunciamo un'interrogazione volta a far luce sulla vicenda». Così la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto.

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