Roma, strade invase dai cinghiali: limite a 40 chilometri orari

Roma, strade invase dai cinghiali: limite a 40 chilometri orari
di Pier Paolo Filippi
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 09:00

Dalle zone 30, le strade dove il Comune è costretto a fissare il limite di velocità a 30 km/h perché ridotte a un colabrodo dalle buche, alle zone 40, quelle dove auto e moto non possono superare i 40 chilometri orari perché c'è il rischio di vedersi sbucare davanti all'improvviso un animale selvatico. Cinghiali in particolare, che negli ultimi anni, spesso anche attratti dai rifiuti lasciati fuori dai cassonetti, sono diventati una presenza ormai abituale in città.

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LE STRADE


La prima zona 40 è stata istituita intorno a Cinquina e Cesarina, in zona Bufalotta. Situati appena fuori dal Raccordo anulare, circondati dalla Riserva naturale della Marcigliana, i due quartieri sono praticamente assediati dagli ungulati. All'inizio dell'anno, dopo l'ultimo incidente stradale, il Municipio III ha chiesto l'istituzione del limite di velocità su una serie di strade considerate di maggior rischio: via della Marcigliana, via della Cesarina, via Tor San Giovanni, via della Bufalotta (dall'intersezione con via di Settabagni) e via Feo Belcari. L'ok è arrivato due giorni fa dal III Gruppo della polizia locale, che ha emanato una specifica disciplina di traffico per le strade in questione. Lungo la carreggiata, a ogni incrocio, saranno posizionati i segnali di Animali selvatici vaganti accompagnati dal limite di velocità 40 all'ora. «Si tratta di una pezza a colori, invece di limitare i cinghiali limitano la velocità delle auto - sottolinea Michele C., un residente - L'amministrazione in pratica se ne lava le mani, scaricano la responsabilità in caso di incidente su chi magari va a 50 all'ora». «Non può essere solo questo il modo di affrontare il problema - dice Giovanna M., una giovane mamma - I cinghiali vanno mandati via in qualche maniera.

Non abbiamo niente contro questi animali, ma sono pericolosi, arrivano vicino alle abitazioni, ai giardini con i giochi per i bambini».

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IL PROTOCOLLO


I piani di contenimento degli animali previsti dal protocollo siglato da Regione Lazio, Città metropolitana di Roma e Campidoglio, che prevedono la cattura e il trasferimento in apposite aree, vanno però a rilento. E in quel quadrante della città, da Porta di Roma fino a Settebagni passando per Cinquina, gli incontri ravvicinati con i cinghiali infatti sono sempre più frequenti. Scendono dal Parco delle Sabine e dalla Riserva naturale della Marcigliana in cerca di cibo, e passeggiano indisturbati nei giardini pubblici, lungo le strade, fin sotto le abitazioni dei residenti anche in pieno giorno. Le segnalazioni dei cittadini sono continue e ormai ci sono famiglie stabili di ungulati ai quali i residenti hanno anche assegnato dei nomi. Come Ugo, il cinghiale star di Talenti che prima di morire investito da un'auto nel febbraio dello scorso anno era stato protagonista di una petizione online che ne chiedeva la ricollocazione più adatta. O ancora Tobia, l'ungulato adottato dai cittadini di Settebagni, e Sabino, un grosso esemplare che dall'ottobre scorso si aggira nella zona di Casal Boccone tra parchi e strade, anche vicino delle aree dedicate ai bambini, come sottolineano i residenti. Quest'ultimo, lo scorso dicembre, si è scontrato con un'automobile mentre attraversava viale Carmelo Bene all'altezza del parco giochi. E proprio dopo quest'ultimo incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze per l'automobilista né per l'animale, il Municipio ha deciso di limitare la velocità a 40 km/h sulle diverse strade della zona.

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