Roma, Settebagni ostaggio dei cinghiali: «Non possiamo più uscire in strada»

Un cinghiale nel giardino condominiale di via Sant'Antonio da Padova a Settebagni
di Laura Bogliolo
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Lunedì 15 Giugno 2020, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 08:32

«Siamo in ostaggio dei cinghiali, per noi in realtà la quarantena non è mai finita, non possiamo uscire di casa con i bambini perché abbiamo paura di essere aggrediti». L'ennesimo grido di aiuto sul tema dei cinghiali viene lanciato da Settebagni, dove gli ungulati ormai entrano nei giardini condominiali attratti dai rifiuti che escono dai cassonetti. «Le palazzine di via Sant'Antonio da Padova sono ostaggio di quegli animali - sbotta Silvia De Rosa, vicepresidente del comitato di quartiere di Settebagni - abbiamo tra l'altro chiesto ad Ama di intensificare i turni di raccolta: sono stati ridotti a uno a settimana per carta, plastica e indifferenziato».
RIFIUTI
Il problema dei rifiuti nel III Municipio è sempre stato pesante ed è proprio qui, a Settebagni, che i residenti hanno vinto il ricorso contro l'Ama e il Campidoglio presso la Commissione Tributaria di Roma ottenendo il rimborso del 20 per cento della Tari pagata nel biennio 2017-2018. Nel frattempo la raccolta non è affatto migliorata. Intanto i cinghiali passeggiano indisturbati nel quartiere terrorizzando gli abitanti. «Non possiamo più uscire la sera - racconta Michela, residente - l'altro giorno fuori il portone mi sono ritrovata un esemplare enorme davanti, ero terrorizzata».«Una tavola imbandita per i cinghiali». Così l'assessore con delega ai Rifiuti del III Municipio, Francesco Pieroni, definisce le strade di Settebagni per la presenza di rifiuti non raccolti dall'Ama. L'altro giorno ha fatto un sopralluogo con il comitato di quartiere e spiega: «Alla fine dello scorso anno è stato firmato il Protocollo d'Intesa per il contenimento dei cinghiali, ma al momento il Comune non ha fatto nulla, l'intesa produce soltanto riunioni alle quali tra l'altro non siamo mai invitati, chiederà aiuto alla Protezione civile».
IMMOBILISMO
La scorsa settimana Daniele Diaco, presidente della Commissione Ambiente capitolina, convinto animalista, aveva prodotto l'ennesima idea: «Sterilizzare i cinghiali». Pieroni sbotta: «Ma la sterilizzazione non si farà mai, perché ha dei costi esorbitanti». Intanto i bestioni dal pelo ispido continuano a scorrazzare in via di Sant'Antonio da Padova, via Marradi fino a via delle Lucarie. Alcuni hanno addirittura dato un nome a uno di loro, Tobia.
«Per allontanarli dal condominio spesso facciamo rumore, ma alcuni non si spaventano e noi restiamo ostaggio dentro casa» dice Anna, una mamma che pensava di poter tornare a passeggiare liberamente con i suoi due bimbi dopo la fine della quarantena causata dal Covid-19. E invece, tutti a casa. 
 

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