Cinecittà sogna di tornare all'antico splendore grazie a un grande piano di rilancio finanziato con i fondi del Recovery Plan. Il tempio del cinema italiano a Roma, dove naquero capolavori rimasti simbolo della settima arte nel mondo ora ha un progetto concreto per tornare a splendere e affermarsi come capitale europea attrativa per i colossi dello streaming e delle produzioni nazionali e internazionali. Certo rispetto alle pellicole realizzate qui da Fellini e Sergio Leone sono cambiati i tempi, i gusti del pubblico e le modalità di fruizione ma il fascino degli Studios capitolini continua a emozionare anche nell'epoca dello streaming e delle serie tv.
I punti per il rilancio degli Studios
La conferma degli ambiziosi progetti degli Studios romani arriva da un'intervista rilasciata all'Ad di Cinecittà Nicola Maccanico all'Economist. Al settimale inglese il direttore conferma i punti per il rilancio del piano industriale. Si parte con la creazione di 8 nuovi teatri di posa oltre ai 19 esistenti, che verranno ristrutturati. Poi è prevista anche l'estensione dei set per riprese all'aperto (con un'acquisizione possibile di oltre 15 ettari di terreno - con un incremento degli spazi tale da raddoppiare la capacità produttiva del sito) fino ad arrivare alla dotazione del più grande ledwall d'Europa, per riprese virtuali ad altissima qualità, in linea con gli standard americani.
Cinecittà, una Hollywood sul Tevere
In Italia il settore della produzione cinematografica e di serie tv è in ascesa, con nuove produzioni di film, serie tv e documentari.
Maccanico parla di una fase di consolidamento per i grandi player del settore ricordando i motivi dell'attrattività produttiva del nostro paese «Roma ha un grande potere di attrazione per i filmmaker e anche in una situazione di forte concorrenza, siamo competitivi grazie al generoso tax credit, che copre il 40% delle spese sostenute in Italia e che può arrivare al 75% dei costi di produzione totali fino a un massimo di 20 mln € l'anno. Inoltre Cinecittà mette a disposizione tecnici e maestranze di grande esperienza. Per tacere della bellezza della città».