Roma, 110 mila dosi di cocaina nascoste nei loculi del Verano: arrestato marmista

Roma, 110 mila dosi di cocaina nascoste nei loculi del Verano: arrestato marmista
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Giovedì 18 Aprile 2019, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 18:37

È stato bloccato dalla polizia mentre stava per rimuovere la pietra di chiusura di un loculo del Verano momentaneamente inutilizzato. E quello che è stato trovato all'interno sembrava appartenere ad una scena da film: alcune buste di plastica nascoste in una borsa termica con dentro diversi involucri di cocaina che, una volta sul mercato, sarebbero state circa 110 mila dosi. Vicina anche una pistola rubata. È quanto avvenuto ieri nello storico cimitero di Roma. 

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​Nel pomeriggio una pattuglia ha notato un'auto passare a forte velocità nel piazzale davanti al cimitero del Verano, per poi entrare all'interno. Insospettiti, proprio perchè quella fretta poco si addiceva a quel luogo di preghiera e silenzio, i poliziotti hanno seguito la macchina. Dopo una lunga attesa, gli agenti l'hanno notata rientrare e parcheggiare nell'area del «Colle del Pincetto», la più antica e monumentale del cimitero, che si trova a ridosso della Basilica di San Lorenzo fuori le mura. A quel punto dall'auto è sceso un uomo che è entrato in alcune cappelle funerarie. I poliziotti lo hanno seguito e bloccato poco dopo. E lì la sorpresa. ​

 



Fiumi di cocaina, pronta per essere immessa sul mercato, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. A poca distanza dal loculo perquisito, gli agenti ne hanno notato un altro al cui interno in una scatola in cartone c'era una pistola risultata rubata e un caricatore rifornito di cartucce calibro 9 x 21. Al termine delle perquisizioni l'uomo, un marmista romano di 42 anni, è stato arrestato. I controlli nella zona del Verano, le cui mura sono spesso appoggio per disperati e senza tetto, si susseguono tra le forze dell'ordine che nel tempo hanno arrestato anche spacciatori che pensavano di agire indisturbati tra i viali del cimitero monumentale.

Un cimitero, spiegò l'Ama lo scorso settembre, con un sistema di video sorveglianza collegato con la centrale operativa che vigilano 24 ore su 24 su tutti i punti nevralgici delle aree cimiteriali, 40 telecamere che monitorano ingressi, camere mortuarie, uffici.
Oltre al servizio di guardie giurate che su auto controllano 7 giorni su 7 dalle sei alle 20.00 il perimetro del cimitero, che con i suoi 70 ettari è il cimitero monumentale più esteso d'Italia. Controlli ai quali non è sfuggito quello che fino a ieri sembrava solo un insospettabile marmista.

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