Roma, ciclabile del Verano senza manutenzione né sicurezza: «Pedaliamo tra mille rischi»

Roma, ciclabile del Verano senza manutenzione né sicurezza: «Pedaliamo tra mille rischi»
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Domenica 22 Novembre 2020, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 14:14

Si fa presto a dire pista ciclabile quando la corsia per le due ruote viene usata persino dal taxi di turno per superare le altre auto. Come fosse una corsia preferenziale. Accade anche questo sulla ciclabile della Tiburtina che dal Piazzale delle Crociate presso la stazione Tiburtina si congiunge con Piazzale del Verano. Di situazioni a rischio se ne contano diverse lungo i due sensi di marcia. Soprattutto la scarsa manutenzione (basta vedere il manto di foglie cadute dai platani che rivestono lunghi tratti della ciclabile), ma anche la scarsa sicurezza, con la segnaletica a terra che diventa poco visibile.

Ciclabile Verano senza manutenzione nè sicurezza (foto Davide Fracassi/Ag.Toiati)

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«Personalmente la trovo una soluzione di viabilità comoda per i miei spostamenti però resta una pista abbastanza pericolosa - racconta Felice, universitario di 27 anni - perché la corsia non è protetta e ti ritrovi a pedalare con macchine, camion e tir che sfrecciano sulla Tiburtina accanto a te.

Devi stare sempre attento». Felice usa la bicicletta tutti i giorni per raggiungere anche il suo lavoro pomeridiano di allenatore sportivo. Fermo al semaforo di piazzale del Verano, sulla sua bicicletta, commenta: «La bicicletta qui è il mezzo più rapido e pratico quindi la ciclabile del Verano è utile. Forse dovevano curare meglio l’aspetto della sicurezza perché qui le macchine sfrecciano a tutta velocità».

La ciclabile Tiburtina rientra nel lotto di cantieri avviati dal Campidoglio lo scorso luglio. L’asfalto è ancora nuovo e liscio, certo. Tutt’altra storia però è la segnaletica a terra: basta percorrere la via Tiburtina per rendersene conto. Soprattutto lungo la ciclabile sul lato dell’università. Il manto stradale è occupato dalle tante foglie cadute dagli alberi e i ciclisti devono affrontare una chicane azzardata con le macchine che sfrecciano accanto. Andrea, romano, usa la bicicletta per andare al lavoro tutti i giorni: «Servono le piste ciclabili a Roma, ma certo dovrebbero essere fatte in modo che siano sicure per i ciclisti. Qui al Verano bisogna sempre stare attenti. Qualche volta ti ritrovi pure un monopattino che viene contromano, o qualche vettura che invade la corsia mentre corre lungo la Tiburtina.

Insomma, comoda è comoda, la uso tutti i giorni, ma sempre con occhi aperti». «Guardi, la pista poi finisce qui e io devo andare verso San Lorenzo: potevano sistemarla meglio nei collegamenti», commenta un altro signore fermo al semaforo di piazzale del Verano con la sua due ruote. Punto critico, quello del semaforo dove la segnaletica a terra è completamente coperta dalle foglie che non vengono raccolte: per attraversare la Tiburtina, i ciclisti dovrebbero seguire un percorso obbligato per svoltare, ma nessuno lo fa perché la pista è coperta.

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