Roma, sorpresa a Centocelle: sotto il deposito dell'Atac il rifugio antiaereo più grande della città

Un labirinto di oltre 10 chilometri. Le gallerie si estendono per tutto il rione e vennero utilizzate durante l'ultima guerra

Roma, sorpresa a Centocelle: sotto il deposito dell'Atac il rifugio antiaereo più grande della città
di Laura Larcan
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Lunedì 1 Agosto 2022, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 07:03

Una discesa ad oltre quindici metri di profondità dal livello stradale, sotto il rione di Centocelle Vecchia, e la sorpresa di intercettare un labirinto di gallerie sotterranee che corrono e si intersecano probabilmente per oltre dieci chilometri. «Ci siamo ritrovati, di fatto, nel cuore del più vasto sistema di rifugio antiaereo diffuso di Roma, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale e che si estendeva nel sottosuolo di tutto il quartiere». Lo racconta con l'emozione nella voce, Lorenzo Grassi, coordinatore del gruppo Ipogei bellici di Sotterranei di Roma. Caschetti in testa, rilevatori di ossigeno, la squadra si speleologi della nota associazione presieduta da Marco Placidi ha compiuto una piccola grande impresa.
Quella che doveva essere una esplorazione di routine che iniziava dal presunto ricovero nelle viscere del deposito Atac di Centocelle, si è trasformata in una scoperta insolita e inaspettata. «Con le dovute cautele siamo riusciti ad accedere ad un dedalo di cunicoli che proseguono per chilometri nel sottosuolo del quartiere». L'esplorazione è partita sulla scorta delle testimonianze che parlavano della presenza di ambienti utilizzati come ricovero per le maestranze durante la Seconda Guerra Mondiale. E c'era chi vagheggiava il ritrovamento nei locali di un elmetto del periodo bellico.
E l'operazione è iniziata, grazie alla disponibilità di Atac, da sempre attenta alla memoria storica della città. «Nel ventre oscuro degli ambienti sono ancora presenti tracce di un antico collegamento elettrico e un pozzo profondo oltre una decina di metri - indica Lorenzo Grassi - La cava che abbiamo visitato è una porzione di un vasto sistema che si estende per tutta Centocelle vecchia e oltre».

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LA MAPPA
Da via Tor de' Schiavi a viale della Primavera, passando per via Ceccano, per poi proseguire con via dei Glicini fin quasi a piazza degli Ontani. «Lo studio che si potrebbe eseguire grazie al ritrovato accesso diretto dal deposito Atac di Centocelle è molto interessante, perché potrebbe mettere in relazione i diversi aspetti storici».

Qui siamo di fronte ad un libro di storia sotterranea: dalle strutture archeologiche di Tor de' Schiavi con cunicoli idraulici e cisterne a stella di epoca romana, sino ai rifugi antiaereo del deposito Atac e di via dei Glicini. Per non parlare della miriade di ambienti utilizzati come ingressi all'interno di spazi privati. Ed è questo l'aspetto più singolare: «Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale nell'estesa cava sotto Centocelle Vecchia diverse gallerie furono usate dai residenti del quartiere come rifugio antiaereo - spiega Lorenzo Grassi - I sotterranei venivano raggiunti da ogni singola palazzina attraverso scavi fai-da-te di piccoli condotti, formando in questo modo una sorta di esteso rifugio diffuso per scampare alle bombe. Una modalità unica al mondo, resa possibile dalla straordinaria complessità del sottosuolo di Roma e da un gigantesco e labirintico reticolo di antiche cave».

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