«Basta con le case popolari in mano ai clan». Dopo gli ultimi sgomberi a Tor Bella Monaca e San Basilio, Campidoglio e Regione Lazio puntano ora a un cambio di passo su questo fronte, a difesa della legalità e dei legittimi assegnatari degli appartamenti di edilizia residenziale pubblica, partendo dalla rinascita, economica e sociale, dei quartieri interessati. Inquilini che, spesso, rinunciano a prendere possesso degli alloggi a cui hanno diritto, per paura delle minacce e dei ritorsioni da parte dei criminali che vi sono stati cacciati dalle forze dell’ordine.
Roma, a Ostia sgomberate le case occupate dal clan Spada Di Silvio
La strategia
«Liberare una casa occupata da un criminale significa ristabilire l’ordine pubblico, ma anche consentire a chi ne ha diritto di accedere ad un alloggio, ingiustamente occupato, che aspetta da troppi anni - sottolinea Tobia Zevi, assessore capitolino al patrimonio - Ma è il primo passo, perché solamente con la successiva assegnazione si può considerare chiuso il cerchio virtuoso della legalità».
I dati
Sono più di seimila le case popolari occupate senza titolo, sulle 48 mila che compongono il patrimonio immobiliare nella Capitale dell’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia territoriale pubblica. Se alcune sono state liberate da clan malavitosi - ma ora è difficile trovare persone disposte a entrarci, per timore di minacce e ritorsioni - il panorama dell’utilizzo illegale di questi appartamenti, nella Città eterna, è molto vasto, fino a toccare il 12,5 per cento del totale. Più del doppio del dato nazionale che, secondo gli ultimi dati di Federcasa, si aggira sul 6 per cento delle case popolari disponibili in Italia. Una situazione fino a oggi affrontata senza la dovuta attenzione, se non proprio ignorata. Diverse le tipologie degli abitanti illegittimi: si va dalle occupazioni ottenute con la violenza vera e propria (meno di un centinaio) a quelle instaurate semplicemente invadendo locali temporaneamente vuoti. Fino al lunghissimo elenco di inquilini senza titolo: da chi non ha mai abbandonato la casa assegnata ai genitori defunti ormai da tempo a chi ha redditi ben superiori alla soglia che definisce gli aventi diritto all’alloggio popolare. Ma c’è anche chi ha case di proprietà altrove, senza contare le morosità di lungo corso considerate ormai insanabili, con tanti anni di mancati pagamenti del canone dovuto all’Ater. Le occupazioni illegali sono diffuse in diversi quadranti della Città eterna, ma si concentrano particolarmente in quartieri dove è più diffuso il disagio sociale e, proporzionalmente, ci sono meno possibilità di far valere i diritti dei legittimi assegnatari delle case. Tra le zone con la maggiore incidenza di inquilini senza titolo valido c’è Tor Bella Monaca, dove è ancora vuota una quarantina di appartamenti della torre 50 - che era diventata la base operativa di un clan criminale - e due giorni fa le forze dell’ordine hanno sgomberato quattro appartamenti della torre 30, utilizzati per lo spaccio. Ma anche Corviale, San Basilio, il Tiburtino III, il Laurentino, il Tufello e Ostia.