Roma, in atto sgombero case occupate dai clan di 'ndrangheta: trovato un bunker

Il presidio di polizia e municipale a San Basilio
di Alessia Marani
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Giovedì 17 Febbraio 2022, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 15:21

In atto a San Basilio a Roma lo sgombero di alcuni appartamenti Ater occupati abusivamente da esponenti dei clan di 'Ndrangheta e dello spaccio impiantati nella Capitale. Un'operazione decisa nel comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza puìbblica presieduto dal prefetto Matteo Piantedosi il 3 febbraio scorso. Il blitz riguarda due abitazioni finite in mano alle famiglie Marando e Pupillo. L'intera zona è presidiata dalle forze dell'ordine, circa duecento le unità tra polizia, carabinieri, tra cui i Reparti mobili, e polizia locale impegnate. Le case finite nel mirino degli inquirenti si trovano in via Montegiorgio e in via Fabriano, stesse strade in cui negli ultimi tempi si sono consumati agguati ed efferati regolamenti di conti per affari inerenti la droga. 

In uno degli appartamenti finiti nella sfera dei clan, in via Fabriano, abitava Luigi Marando, nipote di Rosario esponente di riferimento delle cosche, con la moglie e un figlio; in via Montegiorgio è stata liberata la casa occupata da Davis Pupillo. Sotto una delle due abitaizoni è stato rinvenuto una sorta di bunker.

Trovata, durante la perquisizione della polizia, droga.

Già in precedenza, gli agenti della Polizia locale avevano denunciato gli occupanti per l'occupazione abusiva e stamani sono tornati per dare esecuzione al provvedimento emesso dall'Ater. Sul posto i gruppi Gssu (sicurezza sociale e urbana) e Spe (sicurezza pubblica emergenziale) guidati dal vice comandante Stefano Napoli.

 

I "signori" della droga erano arrivati a San Basilio da Platì e qui, stando alle ultimi inchieste, si sono impossessati del racket delle occupazioni importando un modello di spaccio organizzato con vedette e una fitta rete di pusher organizzati su turni di lavoro e con ruoli e compiti ben definiti. A caratterizzare i clan una sorta di welfare alternativo allo Stato messo in atto per reclutare nuove leve e accrescere il proprio consenso popolare all'interno del quartiere. Strategia compiuta in passato anche attraverso l'acquisizione della locale squadra di calcio. 

Una prima presenza del clan Marando a Roma viene segnalata nel 2012, quando alcuni membri risultano coinvolti nell'operazione Minotauro che fa luce su alcune attività di 'Ndrangheta in Piemonte. Otto anni dopo, nel 2020, ben 36 persone vengono arrestate a San Basilio perché ritenute coinvolte in un giro di spaccio da 200 milioni di euro che si consuma tra via Corinaldo, via Sirolo, via Mondolfo e via Pievebovigliana. 

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