Roma, cantieri bloccati, l'assessore Gatta in bilico. Raggi: cambio di passo

Roma, cantieri bloccati, l'assessore Gatta in bilico. Raggi: cambio di passo
di Stefania Piras
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Domenica 5 Maggio 2019, 11:10

Ormai lo schema è quello dello schiaffo del soldato perché ogni assessore quando entra in giunta ha un pensiero beneaugurante: gli ottimisti si dicono «Sotto a chi tocca», i pessimisti «Io speriamo che me la cavo». Martedì scorso Margherita Gatta, titolare dei lavori pubblici dell’esecutivo Raggi, è entrata ottimista e arrabbiata, come tutti, con Gianni Lemmetti ma è uscita a pezzi, mezza dimissionata, ignara che la bufera minacciata contro l’assessore al bilancio si sarebbe spostata tutta su di lei. Risultato: Lemmetti non si tocca perché «è quello che porta avanti la baracca» e se le cose non girano per il verso giusto in città è colpa dei dipartimenti più operativi. Alla parola «operativo» gli sguardi si sono spostati tutti su Gatta che in un battibaleno si è trovata con le unghie spuntate, sola, a leccarsi le ferite al punto che i commenti finali dopo la giunta di fuoco sono stati: «Stavolta Margherita balla davvero, è pericolosamente in bilico». 

Il più abile, quel pomeriggio, è stato l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti che quando ha visto gli attacchi dei colleghi esposti con la timidezza dei principianti, da accusato è diventato l’accusatore supremo e ha preso il boomerang che gli scagliavano contro i colleghi e lo ha rigirato con sapienza contro l’elemento debole della compagnia: Gatta, appunto. La congiura è finita male, malissimo per l’assessore ai lavori pubblici. Sugli esiti del progetto Strade nuove, la sindaca Virginia Raggi è piuttosto insoddisfatta. Strade nuove è il sito della progressione dei cantieri che dovrebbe aggiornare di volta in volta i lavori fatti accendendo la mappa della città con tante lucine verdi, segnali lampanti dei lavori che vanno avanti spediti. Ma così non è. Quegli aggiornamenti puntuali che lei aveva esplicitamente chiesto non ci sono, e i suoi desiderata, «Voglio collegarmi al sito e come un qualsiasi romano sapere quando e se le strade che percorro sono in manutenzione oppure no», sono rimasti lettera morta. 
Così anche gli altri assessori l’hanno rimproverata sottolineando che il Simu, il dipartimento di Gatta, risulta fuori controllo, senza governance. «Bisogna imporsi: il Simu non può essere un settore anarchico». Ma le accuse non finiscono qui. «Gatta non c’è mai nelle giunte importanti dove si votano atti fondamentali», dicono i rumors. E anche i consiglieri di maggioranza hanno manifestato insofferenza. Paolo Ferrara, per dirne uno, si è messo a girare da solo i video sui cantieri e le buche pur di far vedere che non è tutto paludato come sembra. 
«È sempre più assente nei dossier che le competono», riferisce chi ha ha assistito al processo contro Gatta. 
Così la sindaca ha chiesto l’ennesimo cambio di passo. «Gli assessori non possono ritagliarsi spazi di autonomia ma tutto quello che fanno deve essere funzionale alla sindaca», è stato spiegato nelle apposite riunioni apparecchiate per impartire istruzioni su cosa, come e quando comunicare gli atti amministrativi. «Raggiungete un risultato? Il gol lo firma la sindaca, non vi intestate obiettivi raggiunti da soli, ricordate che voi al massimo calciate gli assist da metà campo, ok?», questo il senso delle direttive. C’è chi è arrivato a invidiare la squadra del Capitano Salvini: «Loro sì che rispettano il loro leader». 

Quando di fronte ai militanti M5S di Tivoli Virginia Raggi ha raccontato l’esperienza amministrativa in Campidoglio se l’è presa genericamente con la burocrazia e con quelli che dovrebbero lavorare per lei e invece manco per niente. «Un po’ come Giochi senza Frontiere.

Avete presente quel gioco dove il concorrente doveva attraversare indenne una passerella sospesa su una piscina e gli avversari di qua e di là cercavano di buttarlo giù a forza ci pallonate?». Ecco, raccontano che la sindaca nei suoi sfoghi più intimi spesso consideri certi assessori dei «rematori al contrario». E l’altro giorno lo stesso attacco concentrico è toccato a un’altra esponente di giunta: Rosalba Castiglione. 

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