Roma, capogruppo M5s occupa l'Aula in Campidoglio: è bagarre in assemblea

Roma, capogruppo M5s occupa l'Aula in Campidoglio: è bagarre in assemblea
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Venerdì 12 Marzo 2021, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 19:00

«L'Aula è occupata e la seduta è chiusa». Il capogruppo del M5s in Campidoglio, Giuliano Pacetti, e il consigliere del M5s Paolo Ferrara hanno occupato lo scranno del presidente dell'Aula Giulio Cesare alla ripresa della seduta dell'Assemblea capitolina. Poco prima c'era stata una conferenza dei capigruppo e alla ripresa i due consiglieri hanno occupato l'Aula.

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La consigliera M5s Annalisa Bernabei, segretaria d'Aula, ha chiesto di controllare il numero legale.

Un battibecco con le opposizioni che hanno chiesto di liberare lo scranno del presidente Marcello De Vito che ha più volte richiamato all'ordine il capogruppo Pacetti per poi escluderlo dall'Aula. Tuttavia la presa di posizione è andata avanti nella bagarre generale. 

A quanto si apprende, all'origine della protesta in Assemblea capitolina, che ha portato il capogruppo del M5s Giuliano Pacetti ad occupare lo scranno della presidenza c'è la discussione e il voto sulla mozione, a prima firma del presidente dell'Aula Giulio Cesare Marcello De Vito, che è stata sottoscritta anche dalle opposizioni e che prevede un impegno per la sindaca di Roma Virginia Raggi e la giunta a non applicare la direttiva Bolkstein nella disciplina delle licenze del commercio su area pubblica e a prevedere di conseguenza, per gli ambulanti romani, l'applicazione della normativa nazionale approvata dal governo Conte bis, sostenuto da M5s, Pd, Leu e Iv, che contempla una proroga delle concessioni fino al 2032.

Nelle scorse settimane, sulla base di un parere favorevole dell'Autorità garante della concorrenza del mercato, la sindaca ha annunciato la volontà di disapplicare la normativa nazionale e di voler procedere con l'indizione di bandi pubblici per l'assegnazione dei posteggi come da direttiva europea Bolkstein. La decisione di Raggi ha suscitato numerose polemiche e malumori nella Capitale, manifestati anche nel corso di presidi di piazza. Oggi, con la maggioranza ristretta del M5s, la mozione con l'appoggio di tutte le opposizioni potrebbe essere approvata.

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