Roma, buco nel muro del X municipio di Ostia: cercavano il deposito Caritas

I ladri sapevano che dietro quella barriera in cartongesso avrebbero trovato l'accesso alla scala

Roma, buco nel muro del X municipio di Ostia: cercavano il deposito Caritas
di Moira Di Mario
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Giovedì 29 Settembre 2022, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 09:24

L'obiettivo da colpire era verosimilmente il deposito della mensa della Caritas di Ostia, quello che si trova nella stessa piccola palazzina dell'ufficio tecnico del X Municipio, in via Adolfo Cozza. I ladri sono invece rimasti con un pugno di mosche in mano. Nella notte tra martedì e ieri ignoti sono entrati da uno degli accessi dell'ex colonia Vittorio Emanuele, hanno percorso il dedalo di corridoi che la separa dall'ala degli uffici municipali, fino ad entrare in un grande salone adibito a magazzino dove sono accatastati vecchi macchinari, attrezzi in disuso e qualche libro abbandonato fino a fermarsi davanti a un muro. Sapevano che dietro quella barriera in cartongesso avrebbero trovato l'accesso alla scala che porta al primo piano dove sono ospitati da un lato del pianerottolo il deposito e la mensa della Caritas e dall'altro l'ufficio tecnico municipale. Sfondare il cartongesso con qualche calcio e fare un buco nel muro è stato un gioco da ragazzi. È da quel foro che sono passati per arrivare nell'androne al piano terra della palazzina. Poi hanno preso le scale e sono saliti al primo piano.

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Qui la sorpresa.

La porta della mensa e quella del locale municipale erano chiuse a chiave. Per i ladri, arrivati a mani nude e senza alcun attrezzo da scasso, era impossibile aprirle. L'unica alternativa è stata quella di allontanarsi. Ieri mattina alle 8 l'allarme. In pochi minuti sono arrivati gli agenti del distretto Lido della polizia di Stato che insieme ai colleghi della scientifica hanno effettuato i rilievi. Le due porte (quella della mensa Caritas e l'altra del settore tecnico ndr) non erano state forzate. Nessun segno di effrazione nemmeno sugli armadi blindati all'interno dell'ufficio tecnico. L'ipotesi più accreditata tra gli investigatori è che si sia trattato di un tentativo di furto da sopravvivenza da parte di qualche disperato alla ricerca di cibo. Una tesi che sarebbe confermata anche dal modo in cui i ladri si sarebbero attrezzati per cercare di farsi luce nel buio pesto delle scale. Un piccolo fuoco acceso con i neon staccati dal soffitto con cui avrebbero bruciato alcune pagine di un libro preso dal grande magazzino. Per ore, tuttavia, c'è stato il timore che l'obiettivo fossero i documenti conservati nell'ufficio tecnico.

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