Roma, investite sul Lungotevere dopo l'evento: in codice rosso la fashion blogger Francesca Munzi

Roma, investite sul Lungotevere dopo l'evento: in codice rosso la fashion blogger Francesca Munzi
di Raffaella Troili e Giampiero Valenza
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Venerdì 17 Luglio 2020, 08:35

Una serata tra amiche finita in tragedia. Falciate in pieno dopo il vernissage sul Bateau Tiberis, le foto, le chiacchiere, poi la decisione verso le 23 di andare via. «Facciamo la strada insieme». Due donne sono state investite la notte di mercoledì su lungotevere Oberdan, direzione piazza Monte Grappa da una Mercedes guidata da un 45enne romano, che si è fermato a prestare soccorso prima dell'arrivo degli operatori del 118. Ora le due sono ricoverate in gravi condizioni, in codice rosso. Si tratta di Carla M., 53 anni che si trova al San Camillo dove dovrà essere operata (ha riportato frattura del femore e del bacino, contusione della milza e ferite varie). E di Francesca Munzi, nota fashion blogger, creatrice di gioielli e cappelli, ma soprattutto conosciuta nel mondo della movida capitolina per la sua passione per la moda e per l'arte. Quest'ultima è nella terapia intensiva del Gemelli, in coma farmacologico, «i medici ancora non si sbilanciano, speriamo si riprenda», il resoconto dei familiari in lacrime.

Roma, due donne investite sul lungotevere Oberdan: ricoverate in codice rosso

All'evento sul Tevere partecipavano moltissime persone e c'era comunque un viavai l'altra sera, che ha permesso a molti testimoni di assistere alla scena e scattare foto. Sul posto gli agenti del gruppo I Prati della Polizia Locale. In ospedale per gli accertamenti alcolemici e tossicologici il conducente dell'auto. Sull'esatta dinamica dell'investimento sono in corso indagini ma da una prima ricostruzione sembra che le due donne non stessero attraversando sulle strisce pedonali quando sono state colpite dall'auto che non avrebbe fatto in tempo ad evitarle.

«Le condizioni di Francesca sono molto critiche. La sua prognosi è riservata - racconta la cugina, la giornalista Antonietta Di Vizia - Eravamo all'inaugurazione di un vernissage. Lei è una designer, crea cappellini di moda, collane e monili e ha lavorato con numerosi stilisti. Ha una grande creatività, ha seguito un percorso da sarta e fatto poi l'apprendista nei vari atelier di ricamo. E' anche una sportiva, è campionessa di soft fitness».

«ERAVAMO TUTTE INSIEME»
«Tornando all'evento, tutte noi, io e le sue amiche, indossavamo le sue creazioni. Francesca è stata ospite per una mezz'ora e poi, in compagnia di una sua amica, ha salutato altre persone ed è andata via. Sul lungotevere hanno attraversato la strada insieme. Solo dopo sono stata chiamata, sono andata sulla strada e ho visto la scena agghiacciante. La donna aveva lesioni al bacino e non ha mai perso conoscenza, Francesca, invece, aveva il naso fratturato, un trauma cranico, dalla tempia fuoriusciva sangue, traumi alle costole e al viso. In quel momento il lungotevere era pieno di gente, l'auto non andava piano ma neanche a una velocità esagerata. Non ci sono segni di frenate».

 

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