Roma, bancarelle in sosta vietata ma le multe non arrivano

Roma, bancarelle in sosta vietata ma le multe non arrivano
di Camilla Mozzetti
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Martedì 1 Ottobre 2019, 09:26
Il camion parcheggiato in una porzione di asfalto delimitata dal divieto di sosta. I portelloni aperti e pieni di scatoloni da dove sbucano maglioni, pantaloni, cinte e biancheria intima. La merce pronta a essere venduta sul banco dell'ambulante che in via Paolo Emilio all'angolo con via Cola di Rienzo è già a lavoro, come ogni mattina, forte di quel permesso per il quale il dipartimento Attività produttive di Roma Capitale non ha ancora decretato un altro indirizzo. Lui come tanti altri colleghi, non solo occupa uno spazio di 4x4 metri in una delle principali vie dello shopping romano, ma imperterrito abusa anche del suolo pubblico strappando un giorno con il camion l'altro con le scatole o i manichini una porzione di strada in più rispetto a quella che gli è stata assegnata. E dove sono i vigili? Si domandano i tanti cittadini che passano, quelli che con fare indignato postano le foto degli abusi in rete, sui social network provando a smuovere una reazione?
I CONTROLLI
I vigili ci sono e i controlli stando ai numeri pure. Nei primi sei mesi del 2019, ad esempio i caschi bianchi hanno effettuato solo nel quartiere Prati che oltre a via Cola di Rienzo, annovera anche viale Giulio Cesare e via Ottaviano per la presenza delle bancarelle 7 mila controlli per le occupazioni di suolo irregolari. Ma in fatto di ambulanti, trattandosi di posteggi in rotazione e dunque gestiti direttamente da un punto di vista amministrativo dal Campidoglio, oltre al verbale immediato dei vigili per le infrazioni al codice della strada ad esempio, deve essere attivata una doppia procedura.
LA PROCEDURA
Tecnicamente il dipartimento Attività produttive dovrebbe redarguire l'ambulante fino a togliere a questo la licenza nel caso in cui si verifichino più episodi di sfruttamento indebito di suolo. Tecnicamente il meccanismo è lo stesso che si segue per il tavolino selvaggio. In quest'ultimo caso, però, a occuparsene è direttamente il I Municipio che in questi mesi proprio in sinergia con i vigili ha messo a segno svariate verifiche procedendo poi anche alla chiusura di 5 giorni per i locali multati più di una volta. Sulle bancarelle, invece, la situazione procede a rilento. «Sulla zona di piazza Vittorio spiega l'assessore al Commercio del I Municipio, Tatiana Campioni so che sono stati fatti più di 160 controlli nelle ultime settimane ma sono posteggi in rotazione e il dipartimento dovrebbe occuparsene». Lo fa? In via dei Cerchi, dove proprio l'ufficio sulle rotazioni delle bancarelle è finito al centro di un'inchiesta della Procura per il sistema delle turnazioni, pare che più di un controllo sia fermo e riporti la voce «in lavorazione». E intanto?
LE IRREGOLARITÀ
Nel frattempo, poiché è impossibile piazzare dei vigili urbani ogni giorno a presidio delle bancarelle, gli ambulanti laddove possibile se ne approfittano. Ed ecco che a via Cola di Rienzo i furgoncini con la merce vengono parcheggiati in doppia fila o a volte nei posti riservati ai portatori di handicap. Sulle strisce pedonali, con due ruote sui marciapiedi, agli incroci. Non solo. Spesso accade anche di trovare banchi che magicamente da 4 metri di larghezza passano a 6. Il meccanismo si replica senza troppa difficoltà anche in viale Giulio Cesare e in via Ottaviano.
LE DELOCALIZZAZIONI
In via Cola di Rienzo la situazione, però, è diventata ingestibile, non solo sul fronte del decoro.
Qui, secondo le prescrizioni del Pgtu, il Piano generale del traffico urbano (approvato nel lontano 2015) almeno 21 bancarelle dovrebbero essere delocalizzate in altri punti per far rispettare le prescrizioni del codice della strada. Il I Municipio aveva valutato l'area del parcheggio della metro di Cipro come alternativa ma la soluzione non sembra praticabile. Bisogna trovare altri spazi o zone che però a detta dell'amministrazione dem del centro storico non esistono sul territorio municipale anche in ragione del fatto che oltre ai banchi di via Cola di Rienzo devono essere trovati nuovi posti a tanti altri ambulanti, compresi i camion bar. L'assessorato al Commercio di Carlo Cafarotti ha avviato una cabina di regia tra tecnici capitolini e municipali per trovare soluzioni alle prescrizioni del Tavolo del Decoro e in primis ai furgoncini porta vivande. Per le bancarelle di via Cola di Rienzo, invece, la faccenda resta tutta aperta. 
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