Piccole grandi storie di autobus a Roma. Un tredicenne di origini egiziane lascia il prezioso tablet sul sedile della linea 86 dell'Atac, poi torna disperato a cercarlo. Ma è tardi. Sparito. La disperazione, le lacrime. E gli autisti fanno una colletta per ricomprarlo.
Capita spesso agli autisti Atac di trovarsi davanti viaggiatori che chiedono aiuto, con la speranza di poter ritrovare qualcosa di loro proprietà dimenticata sul bus prima di scendere. Così come è successo a Fabio, autista di Grottarossa, che pochi giorni fa, al capolinea Conca d'Oro, ha incrociato il piccolo Tomas, un giovane studente di 13 anni di origini egiziane che, con le lacrime agli occhi, sperava di poter ritrovare il suo tablet, lasciato su un sedile della linea 86, quella che prende tutte le mattine per andare a scuola.
Rieti, bimbo di 3 anni si addormenta: dimenticato nello scuolabus per tre ore
Ritrovato dai carabinieri il bambino di 10 anni scomparso, era al mare
«Alcune volte va bene, altre - come in questo caso - no.
«Il nostro Fabio lo sostiene e dopo averlo riportato a lezione a bordo dell'86 - racconta ancora sul social Atac - chiama addirittura il padre del ragazzino e gli racconta la storia. Ma non si ferma qui. Ne parla ai colleghi, nasce un tam-tam spontaneo e in pochi giorni viene organizzata una colletta. Fabio raccoglie circa 500 euro e, visto che la solidarietà a volte è contagiosa, acquista un nuovo tablet, migliore del precedente, grazie anche allo sconto fatto dal rivenditore al quale aveva raccontato il fatto.
Oggi al capolinea Conca d'Oro Tomas, ignaro di tutto, è venuto accompagnato dal padre, nostro 'complicè. Ad accoglierlo Fabio assieme a Valentina, Andrea, Patrizia, Stefano, Maria Pia, Stefania e Luigi, altri colleghi della rimessa di Grottarossa che non si sono voluti perdere la faccia sorpresa e felice del piccolo studente che, grazie al grande cuore della gente di Atac, ora ha un nuovo tablet. Ringraziamo i colleghi che rendendoci partecipi di questa bella storia ci hanno permesso di raccontarvela».