Roma, con l'auto giù per la scalinata di Villa Borghese: al volante un manager del Nord

Roma, con l'auto giù dalla scalinata di Villa Borghese: al volante un manager del Nord
di Laura Larcan e Elena Panarella
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Martedì 4 Giugno 2019, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 16:13


«Vado di fretta, la strada è bloccata da una macchina». Questa la spiegazione che ha lasciato tutti a bocca aperta, tra l'incredulità e la rabbia. E così, un uomo al volante della sua auto Panda 4x4, con tanto di portapacchi, ha pensato bene di scendere, come nulla fosse, lungo la scalinata Bruno Zevi, che collega la passeggiata pedonale di Villa Borghese al viale delle Belle Arti e alla Galleria nazionale d'Arte moderna e contemporanea. Una scena da film che ha lasciato le persone presenti a bocca aperta quando se lo sono visto passare accanto e poi sparire giù per i gradini. Peccato che non si trattava di un inseguimento al cardiopalma in stile James Bond a suon di effetti speciali. Ma era tutto vero, pura realtà. È successo ieri mattina, come testimoniano le immagini del video girato dai presenti e pubblicato sul sito del Messaggero. Scene di ordinaria follia nella Capitale. Ma chi c'era al volante? È quello che si sono chiesti in tanti. Un professionista, un dirigente d'azienda del nord, G.D., 47 anni. «Ma come è possibile pensare di farsi tutta la scalinata per evitare il traffico», racconta un testimone.

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LE INDAGINI
Intanto ieri nel tardo pomeriggio gli agenti della polizia locale del II Gruppo Parioli, diretti dal comandante Donatella Scafati, dopo aver acquisito il filmato che lo ritraeva nell'impresa e ascoltato testimoni, lo hanno rintracciato a casa della mamma e convocato al comando. L'auto presenta dei danni alla scocca sottostante, l'urto ripetuto sui gradini ha inevitabilmente lasciato dei segni, così come sulla scalinata. Oggi il comandante Scafati farà un sopralluogo con il soprintendete per verificare i danni. Per il bizzarro guidatore, potrebbe scattare una denuncia per danneggiamento e sanzioni per violazioni al codice della strada. «Villa Borghese è in stato di abbandono - dice senza troppi giri di parole Gabriele Di Bella, storico dirigente sindacale e funzionario del II Gruppo Parioli - Siamo passati dal presidio a piedi degli anni 90, ai primi del 2000 quando il Dipartimento della Mobilità ha installato le telecamere che non hanno mai funzionato. E così oggi questo luogo è stato trasformato in autostrada e pista da rally. Ci sono importanti strutture all'interno, che pretendono il libero accesso alla Villa. Eppure siamo in un parco protetto». «Resta comunque il fatto - conclude Di Bella - che per evitare questo tipo di scempi, già accaduti negli anni, basterebbe mettere delle fioriere-barriera all'inizio della scalinata. Insomma ci vuole poco per evitare danni a beni preziosi». Resta comunque il fatto che l'uomo, senza il minimo scrupolo, a chi gli chiedeva di fermarsi, ha risposto: «Ho fretta e di lì non si passa». Eppure siamo in un punto monumentale: la Scalea dedicata al famoso architetto e urbanista è un bene vincolato, che giganteggia speculare alla scalinata d'ingresso del grande museo statale. Risale al 1911, al progetto dell'Esposizione Universale che ridisegnò tutta l'area di Valle Giulia, con la firma dell'architetto Cesare Bazzani. A lui si devono anche le due fontane gemelle che puntellano la scalinata panoramica, ornate da tartarughe. E la Panda, è passata accanto a loro.
 



 

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